Oggi sono scesa in città per incontrare la mia spacciatrice personale di verdure biologiche, Paola.
Assurdo dover scendere in città per la verdura, per me che abito in campagna, vero? però la mia zona non è zona di grandi coltivazioni, terra difficile...quindi compro da una persona che coltiva in un'altra area e che scende come me in città un paio di volte alla settimana per portare i suoi deliziosi prodotti. Potrei scendere quindi un po' più spesso e comprare quantitativi meno ingenti di verduranza, ma....che noia....cerco di scendere una volta al mese e di concentrare gli acquisti! Lo svantaggio è il peso da portare ...
Lei mi aveva avvisata che forse avevo ordinato troppa roba....ma io niente, convinta come sono di scendere una tantum per togliermi il pensiero, ho insistito e piazzato le enormi quantità di verdure su in solaio, luogo della casa che è meglio del frigo, si muore di freddo ed è pure areato . Quindi mi sono camallata (voce del verbo camallare, forse i non genovesi non sapranno che significa?) una quantità smodata di roba.
Ora in solaio potrei allestire un piccolo negozio di fruttta e verdura, dato che ho cassette di mele, kiwi, arance (frutta già presa in precedenza), porri, broccoli, verze, cavolfiori, cipolle, lattughe e cavolo nero e poi non so che altro.....!
Perchè vi racconto questo?
Per dire che comprare bio a volte richiede qualche sforzo in più, se non si vuole lasciare un rene nei negozi di alimenti biologici, notoriamente carissimi, ma si è disposti a lasciare solo una falange ai coltivatori diretti). Però si può fare, con un minimo di organizzazione e....un senso delle quantità migliore del mio!
Per tornare alla cucina, visto che ancora non avevo comprato la verdura ed ero ancora a secco, ieri ho usato altro; adoro le castagne, e come dicevo precedentemente ho comprato quintali di castagne secche (vado sempre sulle grandi quantità, come avrete capito). E così ho trovato un modo per consumarle....per una cena con amici.
INGREDIENTI:
140 gr farina castagne
260 gr farina bianca
50 ml acqua
350 gr castagne secche
250 gr ricotta
3 uova (o 4..)
150 gr affettato veg
un cucchiaino di semi di finocchio
parmigiano o grana o lievito in scaglie
parmigiano o grana o lievito in scaglie
Impastate le farina e 2 uova con l'acqua e un pizzico di sale, fate una pallotta e mettete a riposare. (io ho usato solo 2 uova ma ho visto che in effetti la pasta non è semplice da stendere; 2 uova vanno benissimo se si usa solo farina di grano, se invece si mischia con la farina di castagne, priva di glutine, probabilmente sarebbe meglio usarne 3...voi scegliete se faticare un peletto di più o no, io ho deciso di sì)
Nel frattempo mettete a bollire le castagne in acqua salata finchè non sono morbide. Schiacciatele con la ricotta (usando san minipimer se volete, come me). Salate e pepate, aggiungete un uovo.
Formate i ravioli stendendo la pasta piuttosto sottile (ma non troppo, deve comunque restare consistente) e stampandola con l'apposito attrezzo e mettendo un cucchiaino di ripieno al centro dello stampo. Fate bollire in acqua salata più a lungo dei normali ravioli, almeno 8 minuti, comunque consiglio di assaggiare un angolino di pasta.
A parte fate rosolare l affettato veg (quello che preferite purche' sia salato a sufficienza) tagliuzzato a striscioline con un cucchiaio di olio e un cucchiaio di semi di finocchio. Condite con l'aggiunta di parmigiano grattuggiato in abbondanza. Buon appetito!
questa deve essere spettacolare!
RispondiEliminaMaaa... se mettessi dello speck al posto del prosciutto (visto che quello ho nel frigo)? io credo che si sposerebbe comunque...
cerrrrrto! anzi devo dire che lo speck con le castagne è proprio la sua morte, io però non l'avevo e inoltre volevo usare un salume che avesse ancora meno grasso e quindi ho usato un prosciutto crudo sgrassatissimo ma molto saporito (non quello di Parma per intenderci, più un San Daniele ecco, o un toscano, o un Serrano)
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