lunedì 25 aprile 2011

Pörkölt ungherese -vegan (quello che noi chiamiamo impropriamente Gulash!)

porkholt di soia


BUON 25 APRILE!!!!!!
Il tempo è tiranno, e io sto cercando disperatamente roba per la mia reflex Canon (obiettivi e flash, e qualche altro aggeggio) per una cosa importante. Se qualcuno ha consigli, io compro anche l'usato! ;)
detto questo: poco tempo per cucinare, meno ancora per scrivere...però questa ricetta ve la voglio proprio lasciaare!
Tre annetti fa ho fatto un viaggio...in moto....a Budapest....per capodanno, con una V11 Scura. Sì lo so, una pazzia, ma è stata una delle avventure più divertenti che abbia mai vissuto :))) anche se il conducente della V11 ha tentato fino all'ultimo di convincermi ad andare in treno :)))) Siamo andati a trovare degli amici di Couchsurfing e, ovviamente, l'abbiamo fatto durante la stagione più adatta :)
A parte il fatto che c'era gente, sull'autostrada, che rallentava apposta con l'auto di fianco a noi per poterci fare il gesto con l'indice in movimento rotatorio accanto alla tempia ("vi manca qualche rotella???" volevano dire...), e che c'erano i bambini che si fermavano a guardare, silenziosi, Bedelia (è il nome della Scura in questione) in mezzo alla neve, poi guardavano noi, poi di nuovo Bedelia, il tutto in un silenzio agghiacciante che abbassava ulteriormente le già basse temperature.... A parte che dovevamo fermarci almeno una volta ogni 20 minuti per ristabilire la circolazione sanguigna ai piedi e alle mani....è stata una avventura decisamente emozionante. Altro che Elephantentreffen....per chi sa di cosa parlo ;))
Comunque.
A Budapest ho mangiato bene, come sempre :P anche se alcune cose mi hanno decisamente stupito (tipo le minestre fredde di lamponi per iniziare i pasti....di cui vi parlerò meglio, spero), altre mi hanno lasciata molto soddisfatta. E' il caso di una cena al ristorante Lucullus (il nome dice tutto) in una città a est di Budapest, ed è il caso del Porkholt, alias nostrano Goulash. Eh sì, perchè quello che noi italiani siamo soliti chiamare goulash è in realtà il pörkölt con tutti i puntini al posto giusto! Il goulash propriamente detto è una minestra, in realtà.
Io ho usato la ricetta di Robert e Norah, che ci hanno ospitato per tutta la durata delle vacanze di capodanno, ma l'ho vegetarianizzato con spezzatino di soia. Scegliete se usare carne o spezzatino, e buon appetito! anzi... étvágyat!
Qualche mia fotina di Budapest, vista in atmosfera invernale e immersa nella nebbia che la rendeva ancora più affascinante...ringrazio di non esserci stata in estate, avrei sicuramente perso una buona metà del fascino....le foto le metto piccole così non vi tedio con pagine che si caricano lentissimamente! (quando capita a me, le chiudo, non so voi....)

reportage buda4
reportage buda 6
reportage buda1
reportage buda2
reportage buda6
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L'ultima foto rende l'idea dei paesaggi che abbiamo attraversato....in moto! BRRRRRRRR!!!!!

INGREDIENTI:

500 gr di spezzatino di soia
500 o 600 gr di cipolla a tocchetti
2 cucchiai di olio d'oliva
20 gr paprika ungherese (possibilmente 10 gr dolce e 10 gr piccante) 
1/2 cucchiaino di sale
2 spicchi di aglio (finemente tritato)
1 peperone a cubetti (quando è stagione)
1 cucchiaino di semi di cumino
200 gr di passata di pomodoro (o quando è stagione
1 grosso pomodoro a cubetti)

Prima di tutto, la soia - fatela pre-lessare leggermente in poca acqua per qualche minuto, tanto che torni morbida. Poi strizzatela bene.
In una pentola possibilmente antiaderente fate andare le cipolle con 1 cucchiaio di olio e qualche cucchiaio di acqua, con coperchio, per due o tre minuti. Aggiungete la paprika e cuocete mescolando per un minuto, poi aggiungere la soia e far cuocere per 5 minuti. Aggiungete 1 tazzina da caffè di acqua, la metà dell'aglio previsto, i semi di cumino e il sale. Mettete il coperchio, abbassate la fiamma e fate sobbollire per 45 minuti mescolando spesso. Aggiungete acqua se necessario.
Aggiungere i peperoni e il pomodoro (io ho usato la passata), il secondo cucchiaio di olio e l'aglio rimanente e lasciate cuocere per altri 30 minuti. Servire caldo. E' ancora più buono il giorno dopo....

 

mercoledì 20 aprile 2011

Humus - quello VERO! - e riso

bicchierino humus riso 2

Ecco qui una ricetta inflazionatissima sul web, che però è spesso e volentieri assai imprecisa. E comunque l'avevo promessa ad un'amica ;)
(Troppe cose da fare.....e dire che voglio anche mostrarvi la Simnel Cake pasquale! ce la farò, considerato che parto domani?? mumble.....sperèm!)
L'humus è una crema di ceci di origine libanese (anche se ciascun paese mediorientale ne vanta il copyright è la cucina libanese quella notoriamente più raffinata e deliziosa). Non è humus se non contiene TUTTI gli ingredienti qui sotto elencati - tranne lo yogurt: in Libano lo fanno senza yogurt, ma per me è FONDAMENTALE  dare un sapore e una cremosità inconfondibile - e pure la leggerezza, perchè se non mettete lo yogurt vi verrà fuori una crema buona ma.....pastosa all'eccesso. Provate e mi direte: non c'è paragone.
Ricordo che in Turchia, quando lo preparai per alcuni armatori, mi chiesero dove avevo imparato a farlo come usa anche da loro, visto che spesso gli occidentali lo fanno, a loro modo di vedere, "sbagliato" - ehhhhhhh.......l'amore per questo cibo!!!!! così semplice, facile eppure....
(piccola parentesi: i complimenti che nel lavoro sugli yacht mi hanno più STUPITA sono stati quelli fatti su alcuni cibi semplicissimi, per i quali mai mi sarei sognata di meritare complimenti! insomma, l'humus è facilissimo, e un tiramisù lo sanno fare tutti no??? eppure una volta trovai un cliente che mi disse che aveva storto il naso quando gli avevo preannunciato il tiramisù come dessert, perchè aveva pensato: ecco, il tiramisù lo fanno tutti, ma sempre male....invece il mio aveva lo stesso sapore di quello che faceva sua mamma, senza panna, senza biscottini strani ma proprio originale come "ha da essere".....) chiudo la parentesi!
Questo humus l'ho servito in versione finger food, decorato con qualche bacca di pepe rosa e semi di cumino; poi l'ho usato anche come piatto unico, accompagnato con del semplicissimo riso integrale. Eh sì, perchè lo sapete tutti vero che i legumi, accompagnati dai cereali, costituiscono gli aminoacidi che costituiscono le proteine? quindi se mangiate legumi+cereali potete fare a meno della bistecca....e avrete un piatto dietetico.
Nell'humus inoltre avete anche la quantità di grassi giusta e "sana", dalla crema tahin.
GNAMMM!!!! Forse ma dico FORSE è il mio cibo preferito in assoluto.....quello che faccio per coccolarmi (urca va di moda dire "comfort food", giusto? :D ma a me piace andare controtendenza quindi diciamo humus e basta! :D ) (potrei sbafarmene a quintali, accidenti...NON fate come me!)
bicchierino humus1

INGREDIENTI:

250 gr di ceci pesati da secchi (e preventivamente lessati)
2 grandi spicchi di aglio
3 cucchiai colmi di tahin (pasta di sesamo, la trovate nei negozietti etnici)
3 cucchiai colmi di succo di limone
1 yogurt bianco (125 gr) (di soya se vogliamo fare la ricetta vegan)
1 cucchiaio colmo di cumino in polvere

Frullate i ceci con il succo di limone, con il minipimer. Se togliete anche la buccia dei ceci, la crema risulterà più liscia - io non lo faccio mai, confesso..... :-)
Aggiungete tutti gli altri ingredienti e fate raffreddare. Aggiustate di sale quando sarà freddo (o comunque a temperatura ambiente, nel caso in cui abbiate appena cotto i ceci).
Ottimo da solo come primo piatto, splendido su crostini come antipasto, completo piatto unico se unito a una piccola quantità di cereali....Buon appetito!

Per la presentazione ho utilizzato i bicchierini da finger food di Atmosfera Italiana

venerdì 15 aprile 2011

Crema di mozzarella nera con ravioli di pomodoro e calamaretti arrosto

ravioli crema nera

Terza ed ultima puntata (per ora) del'esperimento di :  "Altissima cucina (praticamente al primo piano) ovvero 3 donne in 1 minuscolo cucinino a fare ricette di grido (EEEEEEKKK!)". marnie
Sintesi: esperienza interessante e sicuramente divertente! Magari posterò qualche fotina del back-stage che rende bene l'atmosfera del pomeriggio....che è stato anche faticoso, e reso più complicato dalla rottura in corso d'opera del mixer, il che ha obbligato due di noi a precipitarci nel posto più vicino (a 20 km...io abito in campagna!) per procurarci un altro frullatore. Insomma, momenti di suspance a parte il risultato è stato positivo, un pomeriggio piacevole e produttivo con due nuove amiche appassionate di cucina!
Per questa ricetta dello chef Andrea Berton vi metto subito sull'avviso: il rischio è quello di creare un blob di mozzarella. Eh sì perchè per fare la crema di mozzarella lo chef raccomanda di scioglierla a 40°, non uno di più. Perchè con calore maggiore la mozzarella, dopo essersi sciolta, tende a raggrumarsi. E noi non avendo il termometro (prossimo acquisto!) abbiamo lasciato il pentolino sul fuoco un minuto di troppo alla prima ondata....La mozzarella quindi tende a diventare (come da foto qui sopra) solida, e le strisce nere che in foto vedete accennate sembrano liquirizia :D
Devo dire che la mozzarella sciolta nel nero di seppia è, alla vista, piuttosto inquietante (anche qualora resti allo stato cremoso)....ha un aspetto "curioso", sembra di vedere i ravioli annegare in un mare scuro :D
Però il gusto è un equilibrio di sapori,  VERAMENTE molto buono e molto inaspettato. Abbiamo lumato a lungo, con occhio scettico e sopracciglio alzato, quel pentolino dall'aspetto argilloso, ci siamo lanciate reciprocamente occhiate mute che invitavano l'altra al primo test - della serie "Assaggia prima tu.....io non mi oso"... poi la più coraggiosa (Mattea...) ha intinto il cucchiaio e ....c'è stato un coro di "yuuum!! buonaaaa! si sente tanto la mozzarella, non è sparita per niente!!! gnamm! assaggia, assaggia!!". Alchè noialtre, rassicurate e con l'aria più distesa, ci siamo fiondate a gara sul pentolino fangoso, e ci siamo sbafate qualche cucchiaiata di mozzarella nera BEN prima della composizione finale del piatto - d'altronde stiamo parlando di una creazione dello chef Andrea Berton, mica da ridere eh.... Il nero di seppia, nonostante la grande quantità, non copre assolutamente il sapore della mozzarella che resta molto presente; anzi, l'unico dubbio che abbiamo avanzato è che il nero di seppia alla fin fine desse solo sapidità al piatto.....ma l'aroma di pesce, unito ai calamaretti, secondo me sta veramente bene. Si potrebbe dire che sono dei ravioli di pesce "alla rovescia", con il condimento di pomodori e basilico nel ripieno e il pesce, che nei ravioli spesso sta all'interno, qui è nel sugo....e la mozzarella ad amalgamare il tutto. Non i miei ravioli preferiti, che al momento restano, imbattuti, i casunziei ampezzani con cui ho aperto il blog qualche mese fa, ma un buon esperimento....che qui vi lascio!

INGREDIENTI

300 gr di pomodorini ciliegia (o zatterini)
1 cipolla bianca piccola
1 mazzo di basilico
20 gr di agar-agar (in polvere)
400 gr di mozzarella di bufala
30 gr di nero di seppia
160 gr di calamaretti
200 gr di pasta all’olio (fatta impastando 200 gr di farina con 2 cucchiai di olio e poca acqua fredda per riuscire a impastare)
olio extra vergine d’oliva
qualche ciuffo di cerfoglio
sale, pepe 

In una padella mettere 3 cucchiai di olio e 3 cucchiai di acqua e far cuocere la cipolla tagliata a fettine sottili. tagliare i pomodorini a piccoli cubetti, il basilico a pezzetti e aggiungere il tutto alla cipolla, far bollire l'insieme per un minuto e passare la salsa con un colino schiacciando bene la polpa (noi in realtà abbiamo saltato questo passaggio: abbiamo frullato tutto il sugo senza filtrare). Aggiungere l'agar agar (sia che abbiate deciso di seguire la ricetta originale filtrando il sugo, sia che abbiate scelto di fare come Polly frullando il tutto) e far cuocere ancora 5 minuti (questi 5 minuti supplementari serviranno all'agar agar per esplicare il suo potere gelificante....). Togliete dal fuoco e lasciate raffreddare: raffreddandosi, l'agar agar solidificherà il sughetto.
Nel frattempo fate dei ravioli con la pasta all'olio riempiendola con la gelatina di pomodoro. Attenzione: fate un raviolo per volta, perchè altrimenti la pasta all'olio tenderà a seccare se non la riempite subito, e sarà più difficile poi chiudere il raviolo se l'impasto è secco.
Finito di preparare i ravioli? bene, allora frullate la mozzarella di bufala con il nero di seppia, e poi mettete sul fuoco (meglio se a bagnomaria) portando la temperatura a 40° E NON OLTRE altrimenti otterrete un blob di mozzarella :D. Se non possedete il termometro, come la sottoscritta, dovrete fare molta attenzione e togliere immediatamente dal fuoco il pentolino con la mozzarella non appena questa tende a sciogliersi, e mescolate con un cucchiaio di legno; oppure frullate la mozzarella col nero di seppia, poi all'ultimo momento, prima di comporre i piatti, date una velocissima scaldata al composto per un minuto scarso.
fango di mozzarella
Versate 4 o 5 cucchiai di olio in una padella molto calda e cuocete i calamaretti, che dovranno risultare quasi croccanti.
Fate cuocere i ravioli in acqua bollente (salate molto poco l'acqua perchè il nero di seppia è già molto salato) e scolateli non appena vengono a galla.
Servire la crema di mozzarella su una fondina, appoggiare delicatamente i ravioli cotti in acqua bollente, i calamaretti e qualche foglia di cerfoglio. Buon appetito!


giovedì 14 aprile 2011

Crostata di more, pere e crème brulèe

crostata more pere brulè

Ecco la ricetta del dessert per l'incontro di ieri di "Altissima cucina" ovvero: 3 donne in un minuscolo cucinino (il mio) che tentano di ricreare ricette di "grido" (EEEEEKKKK!!!!)"  marnie cercando di non far troppi danni con il forno a gas (il mio) dell'anteguerra...
Risultato soddisfacente. Unica pecca del dessert: la rivista da cui era tratto non specificava la cottura della crème brulèe. Ma noi sappiamo che la crème brulèe va cotta...right?
Questa ricetta NON E' propriamente light.....quindi andateci cauti! :D anche se a conti fatti ha un etto di burro, un etto di zucchero...eh beh, 6 tuorli :D :D :D ma c'è bisogno di dire che è DELIZIOSA???? mmmh.....

INGREDIENTI:

150 gr farina bianca
50 gr farina riso (anche maizena va bene in mancanza della farina di riso)
100 gr burro
2 pere
150 gr more
400 dl panna fresca
100 gr zucchero a velo
1 stecca di vaniglia
1 pizzico di sale
6 tuorli
2 o 3 cucchiai di zucchero semolato


Impastate le farine con il burro fino ad ottenere un composto sbriciolato. Aggiungete poi 2 cucchiai di acqua freddissima, compattate l'impasto con le mani, copritelo di carta trasparente e mettetelo in frigo a riposare mezz'ora. 
Nel frattempo fate scaldare la panna con la stecca di vaniglia incisa a metà e tagliata a pezzetti. Montate i tuorli con lo zucchero a velo, uniteli alla panna riscaldata e "vanigliata" e fate cuocere per 10 minuti a fuoco bassissimo. Non deve bollire! fate addensare fino a far velare il cucchiaio e poi togliete dal fuoco e fate raffreddare. (la crème brulèe propriamente va cotta in forno a bagnomaria voi se volete potete fare il passaggio ad hoc in forno, qui invece c'è stato solo l'addensamento su pentolino che è tipico della crema catalana...evvabbè). Togliete i pezzetti di stecca di vaniglia (potete utilizzarli ancora per aromatizzare un tè).
Togliete l'impasto dal frigo e "sbriciolatelo" su una tortiera, fatelo molto sottile e compattatelo con le dita.  Cercate di creare un bordo piuttosto alto, perchè poi dovrà contenere la crema.
Coprite la base di pasta con un foglio di carta forno bagnato e strizzato, ricopritelo di fagioli secchi o altra roba che sia adatta per fare "da peso", e cuocete il disco di pasta in forno caldo per 20-25 minuti a circa a 200° (dopo circa 10 minuti potete togliere i fagioli e il foglio di carta da forno dalla superficie della torta).
Tirate fuori la base cotta e ricopritela con le pere sbucciate e ridotte a cubettini piccoli. Spargete poi sopra alle pere le more.
crostata pere more cruda

Infine ricoprite la frutta con la crema che nel frattempo si sarà raffreddata.
crostata brulèe cruda
Mettete tutto in frigo e tenete a raffreddare per almeno 8 ore.....se volete tenerla in frigo per meno tempo cercate almeno di mettere la temperatura più bassa...a rischio congelamento delle vostre verdure come ho fatto io! :-))

Infine i metodi per creare il caramello croccante sulla base della crème brulèe: il metodo classico che prevede lo spargimento di una bella cucchiaiata di zucchero sulla superficie della crema e la caramellizzazione con apposito strumento....oppure l'utilizzo del grill del forno...il mio metodo è quello più semplice invece: prendete 3 belle cucchiaiate di zucchero e mettetele in un padellino, unite 3 cucchiaiate di acqua e fate cuocere finchè lo zucchero non bolle un po' e fino a diventare dorato: a quel punto versatelo molto lentamente sulla torta cercando di versarlo non dico uniformemente ma facendo dei cerchi concentrici. Rimettete in frigo cosicchè anche il caramello si raffreddi ben bene..... Buon appetito!



martedì 12 aprile 2011

Speculoos - biscottini speziati (versione leggera)

fiore speculoos

Di ricette di speculoos, i biscottini speziati tipici della tradizione belga, ce ne sono un sacco e una sporta, per lo più veramente stra-ricchi di burro. Visto che però io mi ricordo gli speculoos non particolarmente unti, nella versione da me assaggiata, ho cercato una ricetta che non prevedesse la solita proporzione di ingredienti un tantinello "pesantuccia" con diversi etti di burro. E l'ho trovata su un sito che pubblicizza il Belgio. L'ho provata, e devo dire che secondo me ci siamo...è questa la consistenza che ricordavo. E il sapore.
Inoltre cercavo una base per una crostata che non fosse la "solita" frolla, per la mia marmellata casalinga non troppo dolce di rosa canina. L'opzione è caduta su questo impasto. Gnam!
Il mio consiglio è però di cuocerli POCO, perchè se li tenete in forno poco di più (per dimenticanza, come nel mio caso) il rischio è di buttare una tegliata...ehm!!!!

biscottino speculoos e caffè

INGREDIENTI:

500 gr farina
150 gr burro
1 uovo
300 grammi di zucchero integrale (mascobado)
1 cucchiaino di spezie (cannella e chiodo di garofano, ridotti in polvere)

Lavorate il burro con lo zucchero, aggiungete l'uovo e le spezie e poi poco a poco anche la farina. Impastate bene poi lasciate riposare. Viene suggerito un riposo di almeno 24 ore, per consentire alle spezie di sprigionare il loro profumo per ogni singola molecola dell'impasto; io ho esagerato per questioni di mancanza di tempo e ho fatto riposare 4 giorni e devo dire che il profumo dell'impasto era diventato buonissimo, il sapore pure, ma era diventato un po' duretto da stendere!!!! :)) quindi vi consiglio di attenervi alle 24 ore... ;))

Stendete la pasta con uno spessore uniforme di circa 5 mm, quindi tagliate l'impasto se volete in parti rettangolari, altrimenti fate come me e usate delle formine a piacere (il fiore fa molto primavera! ;))
Cuocete i biscottini su carta da forno, calore 180°, per circa 10 minuti: tenete d'occhio perchè devono cuocere ma non troppo, dovrebbero mantenersi ancora morbidi al centro. Buon appetito!


Nella foto qui sopra ho usato un mini-piattino nero da Finger Food di Atmosfera Italiana

lunedì 11 aprile 2011

Crema leggera di barbabietola

salsina barbabietola1

Ricetta trovata in giro per il web in tante forme,   spesso condita con olio e spezie varie, io ve la propongo dopo averla letta per la prima volta qui ma senza aceto nè olio ecc ecc....insomma, come piace a me ;)
Il colore è a dir poco inquietante....e non so a voi, ma a me non passerebbe manco per l'anticamera del cerebeddu di mangiare una roba di quel colore big-baboloso. A me d'altronde manco le torte decorate fanno gola - mi piace vederle, ma voglia di addentarle proprio no.... Ma se superate l'inquietudine iniziale, il gusto vi sorprenderà. A me piace un sacco.... Si accompagna a crostini, verdure, ma a me piace proprio pure da sola, a "ciotolate"...insomma, può fungere da primo piatto estivo, come salsina per le verdure, come salsina per pietanze tipo carne o pesce, come contorno.....gnammm!

salsa barbabietole

INGREDIENTI:

2 barbabietole rosse già cotte, grandezza media
2 yogurt bianchi o di soya
2 spicchi di aglio
un pizzico di sale
2 "capocchie" di chiodo di garofano
erba cipollina, prezzemolo (a piacere)


Frullate le barbabietole con l'aglio e le capocchie di chiodo di garofano.
Mescolate delicatamente con il resto degli ingredienti. Deve restare densa. Gustate....buon appetito!

giovedì 7 aprile 2011

Ravioli orientali al vapore con tofu e salsina rossa - Polly style

ravioli orientali low

Questa ricetta è nata un po' per caso....fondamentalmente avevo letto una ricetta che conteneva carne e che suggeriva di marinarla con limone. Ho provato a fare la stessa cosa con il tofu e aggiungendo le mie spezie preferite. Il risultato è stato talmente delizioso che ormai è un cavallo di battaglia della mia cucina.
Ieri ho provato ad abbinarli ad una salsa molto semplice e deliziosa, gustata in un ristorante senegalese a dir la verità (dove ho gustato dei panzerottini splendidi, che mi hanno ricordato i pastelinhos al tonno e alla carne di una mia parente capoverdiana di cui prima o poi riporterò la ricetta, sempre che la cugina me la consegni :D)
Ma sto divagando. La salsina in realtà è gustabilissima ovunque, data la semplicità.
Il ripieno di questi raviolini è preparabile in grande quantità e congelabile (cosa che io spesso faccio, come nel caso della cena di ieri: tirato fuori il ripieno dal freezer, eh sì perchè le zucchine bio ancora non si vedono dalle mie parti). Tirate fuori dal freezer ed ecco fatto, in un minuto sono pronti!
La pasta è invece costituita da una sfoglia di riso che potrete trovare con assoluta semplicità in ogni market etnico o negozietto cinese che venda non solo abbigliamento ma anche alimentari ;)
LA RICETTA E' DI UNA SEMPLICITA' DISARMANTE: non fatevi prendere dal panico pensando "noooo troppo difficile" (qualche amica lo dice....): la cosa più difficile (noiosa....) è grattuggiare la verdura e il tofu. Fatto quello, avete fatto tutto. Altra nota: di solito cucino questi ravioli nel cestello di metallo della pentola a pressione, ma la sfoglia di riso tende ad appiccicarsi, quindi sarebbe bene rivestire il cestello di carta forno bucherellata, per impedire che i ravioli si incollino dal metallo ma senza impedire il passaggio di vapore. Personalmente ho risolto usando il cestello di bambù per la cottura al vapore, comprato dal ferramenta o in qualche negozio di pentolame....

ravioli orientali1low
INGREDIENTI:

sfoglie di riso (1 confezione, acquistabili in qualsiasi alimentari etnico. spesso le prendo di forma circolare, in questo caso le ho trovate di forma triangolare)
zucchine
(ne ho usate 5 grandi)
carote (4 grandi)
cipolla
(2 medie)
1 limone non trattato
erbe: erba cipollina, prezzemolo, maggiorana
1 cucchiaino raso di curry
1 cucchiaino raso di zenzero in polvere
(o grattuggiato se fresco)
1 pizzico di chili (o peperoncino in polvere)
2 cucchiai di olio
2 abbondanti cucchiaiate di salsa di soia
tofu
(io ne ho usato un panetto da 400 gr)

Per condire: 

semi di sesamo tostati lievemente, salsa di soia, olio se vuoi, spruzzatina di peperoncino o paprika piccante se piace

 PER LA SALSINA ROSSA:

1 cipolla rossa, 1 cipolla gialla
mezza bottiglia scarsa di passata di pomodoro
2 o 3 cucchiai di aceto bianco
1 cucchiaino pieno di malto d'orzo (o altro dolcificante, per es. zucchero integrale mascobado)
chili in polvere a piacere (peperoncino in polvere)


Usando la grattugia a fori larghi, grattugiate il tofu, le zucchine, le carote e le cipolle, aggiungete la buccia di 1 limone grande grattugiata, le erbe e le spezie. Aggiungete la salsa di soia (se non la volete usare, un pizzico o due di sale) e l'olio. Lasciate a marinare qualche ora (io l'ho lasciata 4 orette, fuori dal frigo). Talvolta ho usato come ripieno anche verza o cavolo cinese, nella stagione invernale. Ottimi lo stesso.
AVETE FATTO LA PARTE PIU' DIFFICILE :D
Ora. Ho pensato di mostrarvi alcune foto, le metto sotto per mostrare l'arrotolamento del raviolo!
Prendete una ciotola bella larga e riempitela di acqua. Aprite la confezione di sfoglie di riso, prendetene 5 o 6 e staccatele una dall'altra e posatele nell'acqua (se le mettete nell'acqua senza prima staccarle si appiccicheranno tra loro...). Attendete un minutino, poi prendetene delicatamente una e verificate se è molle; se ha parti ancora durette rimettetela in ammollo altrimenti tiratela fuori, maneggiandola delicatamente ma senza timori! Appoggiatela su un piatto. Prendete una manciatella di ripieno con le dita (o col cucchiaio...), mettetelo al centro della sfoglia di riso: poi delicatamente arrotolatela come a fare un involtino, e infine chiudete le estremità, quasi a formare un tortellino. I bordi non si appiccicheranno, mettetevi il cuore in pace, si appiccicano bene solo cuocendosi! Quindi mettete il raviolo sul cestello di bambù per cuocere a vapore, in modo che non si apra. Impeditegli l'apertura mettendogli contro un altro raviolo appena lo avrete fatto!  Cuocete a vapore per una mezz'oretta. Se avete cotto nel cestello di bambù, non ci saranno problemi a prendere i raviolini, comunque usate delicatezza e magari un cucchiaio di legno. 

CONDIMENTO:


Potete spolverarli di semi di sesamo tostati, un po' di paprika piccante che ci sta BENISSIMO, salsa di soia e un filo di olio se gradite. Altrimenti preparate la salsina che ho fatto io ieri, tagliando a cubetti le cipolle e mettendole a rosolare in qualche cucchiaio di acqua e 1 cucchiaio di olio. Poi aggiungete la passata di pomodoro, il malto (o altro dolcificante), l'aceto, il peperoncino in polvere e fate consumare ben bene. Deve restare quasi solo la cipolla "arrossata", con un po' di sugo molto denso. Pucciate il raviolo e gustate.......sluurp! Buon appetito!
ravioli arrotolamento1















Con questa ricetta partecipo al contest Felici e Curiosi

mercoledì 6 aprile 2011

Budinetti di carciofi e noci al forno

budinetti di carciofi low

Ormai avrete capito che l'accoppiata carciofo-noci per me è sublime....e così sfrutto gli ultimi, temo, carciofi bio della stagione.
Una ricetta veloce veloce e...scusate, non tanto precisa nelle dosi....perchè non le ho pesate!!!! è una cosa che faccio normalmente in modo piuttosto frettoloso. in questo caso ho messo i budinetti negli stampini a cuore per i muffin, li ho spolverati di aroma naturale d'arancia e ho ritagliato dei fiorellini di barbabietola ;)

budinetti carciofi

INGREDIENTI:

2 o 3 carciofi medi appena sbollentati
2 spicchi di aglio
qualche cucchiaio di farina integrale (bio come ormai sapete)
latte (un paio di bicchieri...io uso quello di soia)
una decina di noci 
1 paio di cucchiaini di fecola
un pizzico di maggiorana
sale, pepe
mezzo cucchiaino di aroma naturale di arancia fatto in casa
qualche cucchiaio di lievito in scaglie e farina di mandorle (parmiveg)

Frullate i carciofi con l'aglio e le noci. A parte, fate una besciamellina light facendo scaldare il latte e poi sciogliendovi dentro la farina e la fecola (non so aiutarvi con le misure questa volta...non ho pesato! però andate a occhio: più latte mettete e più verrà liquida, più farina mettete e più verrà soda: cercate di ottenere un composto liscio, non sodo come una pasta e non liquido come l'impasto da crèpe. Dovrete poterlo prendere a cucchiaiate pur restando ancora ben morbido). Mescolate la besciamellina con i carciofi frullati e se gradite del parmigiano veg. Infornate per 20 minuti a fuoco medio. Fate raffreddare. se gradite, spolverate con l'aroma d'arancia. Buon appetito!
budinetto carciofo

martedì 5 aprile 2011

Pasta alla crema di carciofi

pasta carciofi

Veloce veloce....con la crema fatta qualche giorno fa per le crèpes di mais....in realtà questo è un pesto di carciofi che ho sempre fatto come condimento per la pasta. Ma è molto versatile, oltrechè delizioso. Io preferisco mettere dentro le noci, ma c'è chi usa i pinoli. Ottimo, veramente ottimo...
Vi riscrivo gli ingredienti per comodità. Per godervi gli ultimi carciofi di aprile....

INGREDIENTI:

2 carciofi medi appena sbollentati (meglio ancora: cotti al vapore)
1 spicchio di aglio
20 gr di noci
qualche cucchiaio di latte (di soya o normale) (o acqua)
1 cucchiaino di maggiorana
1 cucchiaio di olio
parmigiano a piacere o lievito in scaglie

Frullare tutti gli ingredienti al mixer tranne l'olio e il parmigiano (il latte, o l'acqua, serve solo per ammorbidire il composto permettendoci di non esagerare con l'olio). Condire la pasta, magari lasciando da parte un paio di cucchiai di acqua della bollitura, e aggiungere a piacere spolverata di parmigiano e 1 cucchiaio di olio. Buon appetito! 

lunedì 4 aprile 2011

Bretzel integrali

bretzel1

Ecco qui la ricetta dei bretzel (o bretzeln, o pretzel) integrali di cui promisi, scusate ma il tempo è veramente tiranno in questi giorni!
Nella foto sotto li vedete come li ho fatti, sbagliando, la prima volta: ovvero ho dimenticato di immergerli nell'acqua e bicarbonato. Risultato? sono venute delle ottime ciambelline integrali al forno, ma non avevano nè il tipico sapore nè il tipico colore dei bretzel bavaresi. Seconda infornata: è stata passata prima con acqua e bicarbonato. La situazione è nettamente migliorata :)
Pare però che i VERI bretzel bavaresi debbano essere immersi per pochissimi secondi in una sostanza ancora diversa (e pericolosa: la soda caustica), cui possiamo avvicinarci usando il bicarbonato, con MENO rischi....  Quello che sicuramente è falso è che vadano spennellati di uovo: quello è un "trucchetto" che possiamo usare quando vogliamo raggiungere un colore dorato più intenso, ma la spennellatura non è prevista dalla ricetta originale (poi magari le massaie tedesche lo fanno eh, per aiutarsi pure loro :D). E non ci andrebbe nemmeno il burro nell'impasto, come ho letto altrove. Il burro è un "trucchetto" per farli mantenere più morbidi per qualche giorno..ma il vero bretzel si consuma appena fatto, perchè il giorno dopo resta un pochino più gommosetto. Detto questo, bretzellatevi come più vi aggrada! :D
Io li ho fatti integrali perchè....quella farina avevo in casa, e perchè tendo a integralizzare dove posso :-)))

bretzel

Qui sotto la foto del bretzel sbagliato...senza ammollo nel bicarbonato!
bretzel cotti meno bene
(ehm naturalmente l'ho fatto per mostrarvi quello che non va fatto :PPPPP)


INGREDIENTI:
 
400 farina integrale
200 farina bianca (me ne è caduta 220 :)
3 cucchiai lievito istantaneo in polvere bio
1/3 bicchiere acqua calda
altri 300 ml acqua riscaldata
40-50 gr zucchero integrale (mascobado)
la ricetta parla di 80 gr ma ne ho usato meno, voi scegliete una dose che sia in questo intervallo
bicarbonato quanto basta (evitando la soda caustica....)
sale grosso
semi di cumino (facoltativo)




Mescolate il lievito in un terzo di acqua lievemente riscaldata (non bollente ma non fredda) insieme allo zucchero. Impastate le farine con questo liquido e aggiungete gli altri 300 ml di acqua tiepida (non bollente e non freddissima). Impastate fino ad avere una pasta liscia. Lasciate lievitare una mezz'ora.
Prendete un po' di impasto e formate un lungo salsicciotto, non troppo spesso ma sufficientemente lungo da essere annodato. Fate in modo che le estremità siano più sottili del resto. Ora posate il salsicciotto sulla superficie della teglia ricoperta di carta da forno, e date la forma tipica del bretzel: formate un semicerchio piegando poi le estremità e creando un nodo. La cosa migliore è guardare questo video qui dove potete vedere uno chef mentre crea la forma tipica del bretzel in pochi secondi, meglio di qualunque spiegazione scritta io possa dare. Quando sono sulla carta da forno, cospargeteli di grani di sale grosso. Volendo, potete cospargerne alcuni con semi di cumino (secondo me sono più buoni, oltrechè più classici, quelli con solo sale grosso). Lasciate riposare e lievitare ancora una mezz'ora i bretzel.
Mettete a bollire dell'acqua in una pentola (non è necessario riempire la pentola, tanto non farete bollire più di due o tre bretzel per volta), e aggiungete 2 cucchiai di bicarbonato ogni tazza d'acqua.
Quando l'acqua bolle, versate due o tre bretzel e lasciateli cuocere poco meno di un minuto (tra i 30 e i 40 secondi. In alcuni siti tedeschi consigliano di lasciarli anche solo una decina di secondi, ma io ho visto che ci vuole un po' di più perchè acquistino un colorino giallo, probabilmente perchè stiamo usando bicarbonato e non altro). Prelevateli e posateli nuovamente sulla carta da forno.
Quando li avrete bolliti tutti, infornateli a calore medio (180°-200°) per una ventina di minuti, o finchè non assumono una colorazione marrone dorata. Mangiateli subito e....Buon appetito!

sabato 2 aprile 2011

Giapu-Polpettine aromatiche al forno (Tzukune con salsa Yakitori)

polpette giapu2

Ho chiamato la mia Pinuccia, la signora che vende uova e polli rigorosamente bio. Non ha polli disponibili al momento...sono troppo piccoli. Quindi aspettiamo metà/fine maggio per risentirci e per verificare se il pollo può andare bene...
Sembra (ed è) truculento... Inoltre è sicuramente meno comodo dover aspettare quasi due mesi per poter mangiare carne di pollo: siamo abituati a pensare a cosa vorremmo mangiare, andare al supermercato, comprare e gustare. Ma io, che della qualità degli alimenti dei supermercati (soprattutto di carne e prodotti alimentari di origine animale) mi fido poco, preferisco aspettare un mese e mezzo o due per mangiare il pollo.
Penso che la qualità del "mangiare bene" parta non tanto dalle ricette, ma dalla qualità della materia prima. Per una questione di salute, e ANCHE di gusto: perchè vi assicuro che il pollo sbiancato e anemico, insapore e tristanzuolo che si trova al supermarket, nulla ma proprio NULLA a che fare ha con il pollo ruspante della signora Pinuccia che ha qualche gallina da uova nel cortile e che alleva qualche pulcino per fargli fare (ehm!) una "buona" fine nei nostri piatti... Carni più colorite e più sode, che si staccano a fatica dall'osso, sapore più deciso....Pure le uova sono diverse, ma pure quelle sono "a discrezione di Miss Gallina", ovvero in inverno, quando fa troppo freddo, possiamo implorare la Signorinella Pennuta in questione facendo coccodè pure in aramaico, ma quella l'ovetto non lo sgancia...e mica ha tutti i torti. Dobbiamo ripassare il giorno dopo e chiederle se il clima è di suo gradimento, e vedere se si è decisa....
Eppoi vogliamo parlare della salute? naaaa, per quello vi lascio la scelta di cliccare o meno sul sito di Report e cercare due puntate da guardarvi sul pc: una si intitola "Nella vecchia fattoria" e la più recente "Come maiali".
Queste polpettine sono fatte con l'ultimo pezzettino di pollo scovato in freezer....e le ho trovate a dir poco DELIZIOSE, uno sprigionarsi di aromi veramente intrigante e ben equilibrato. La salsina in sè è veramente dolciastra, vi sconsiglio di assaggiarla da sola, ma in accoppiata con la polpettina è stupenda.

polpette giapu
Nella foto qui sopra, le polpettine coi bretzel integrali, prossima ricetta! ;)

INGREDIENTI:

400-500 gr granulare di soia (che va a sostituire il pollo tritato della ricetta originale)

1 cucchiaio raso di zucchero 
qualche bacca di pepe nero
1 presa di sale integrale
1 cucchiaio di salsa di soia (se non l'avete, aggiungete 1 altro pizzico di sale)
1 cucchiaio di vermuth bianco (originalmente ci vorrebbe il mirin che è una grappa giapponese)
circa 15 gr di zenzero fresco (pesato già sbucciato)
2 spicchi di aglio
2 peperoncini piccanti verdi (quelli oblunghi, io ho usato quelli in salamoia)1/4 di buccia di limone non trattato e grattuggiato
2 gambi verdi di cipollotto, tritati (o 1 cucchiaio di erba cipollina essiccata)

PER LA SALSA:


4 cucchiai di sakè
1 cucchiaio di mirin


OPPURE: 3 cucchiai di vermuth bianco e 2 cucchiai di vino bianco


1 cucchiaio raso di zucchero
1 cucchiaino di maizena sciolto in 1 cucchiaio di acqua

 Sciogliete lo zucchero nel vermuth con la salsa di soia e aggiungete i grani di pepe. 
Fate STRA bollire il granulare di soia fino a farlo quasi disfare il piu' possibile, poi strizzatelo bene.Mescolate il vermuth con il granulare e il resto degli ingredienti (lo zenzero lo avrete grattuggiato e l'aglio tritato). Impastate bene.
Formate delle palline con le mani, fate attenzione ad oliarvi (o bagnarvi) leggermente le mani perchè l'impasto tende ad appiccicarsi, non è come quello delle polpette nostrane, molto compatto: qui la quantità di liquidi tenderà a renderlo umido.
Mettete le palline mano a mano su una teglia ricoperta di carta da forno. Cuocete in forno a calore medio (180) per circa 15-20 minuti (a seconda del vostro forno).
Nel frattempo preparate la salsina.
Mettete tutti gli ingredienti della salsa, tranne la maizena, in un pentolino e fate bollire per qualche minuto. Poi aggiungete la maizena e fate addensare il tempo necessario, basterà un minuto. Servite di fianco alle polpette. Ottime calde, sono buone anche fredde. Io le ho mangiate accompagnate con i bretzel integrali (prossima ricetta!)
Buon appetito!