giovedì 4 agosto 2011

Zucca in saòr - Savory pumpkin

zuccainsaor

Questa ricetta è rimasta in attesa dall'ultima volta che sono stata a Venezia, in particolare nel ristorante che ha lo stesso nome di questa cucurbitacea arancione ...e dove ho assaggiato per l'appunto questo piatto, per la prima volta nella mia vita...
Saor in veneziano vuol dire sapore...zucca in sapore...insaporita....e in effetti il risultato è delizioso davvero. Ho tentato di eguagliare la ricetta assaggiata a Venezia e ammetto di non esserci completamente riuscita...ho mangiato davvero bene in quel posto, nonostante Venezia sia famosa per la difficoltà nel trovare un posticino buono e non accalappia-turisti...però questa ricetta merita lo stesso :))))
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I tasted this amazing pumpking last time I was in Venice, I had it in a very nice restaurant called "The pumpkin" :) And I was sooo pleased that I had to prepare it at home!

zuccca in saor

INGREDIENTI:

500 - 600 gr zucca (dolce...buona...! completa di buccia e semi, se è bio!)
3 cipolle grandi (io ne ho usato 2 gialle e 1 bianca)
40 gr pinoli (o 3 cucchiai pieni)
3 cucchiai pieni di uvetta sultanina
3 chiodi di garofano
3-4 foglie di alloro
1 pizzico di rosmarino essiccato
spolverata di pepe o 1 cucchiaino di pepe nero in grani
mezzo bicchiere di aceto bianco
1 cucchiaio di olio evo

Tagliare la zucca in fette piuttosto spesse o cubotti. Il modo per mantenerla più saporita sarebbe farla ammorbidire in forno, ma visto che è agosto e io di accendere il forno non ne ho voglia....l'ho messa nella pentola a pressione e via, pochi minuti aggiungendo pochiiiiiissima acqua (giusto un dito di bicchiere). Altrimenti potete mettere la zucca in una pentola coperta e far ammorbidire a fuoco bassissimo con qualche cucchiaio di acqua (non fatela bollire...sarebbe un peccato perchè perderebbe sapore).
Affettate le cipolle e mettetele in una casseruola con 1 cucchiaio di olio e un po' di acqua, fatele appassire.  Aggiungere tutti gli altri ingredienti tranne la zucca (vi consiglio di tostare prima i pinoli in una padella antiaderente giusto per farli colorire un pochino e far intensificare il sapore) e far cuocere ancora a fuoco lento per un quarto d'ora. Poi aggiungere la zucca, mescolare con delicatezza per non renderla un purè! Far cuocere ancora 5 minuti. Infine spegnere in fuoco, aggiungere ancora una spruzzata d'aceto e far "marinare" in frigo tutta la notte... Mangiatela il giorno dopo leggermente scaldata o tirata fuori dal frigo qualche ora prima di mangiarla (non proprio fredda), è buonissima. 
Se aggiungete del seitan a cubetti o del tofu, o magari dei cubetti di fesa di tacchino, è un ottimo piatto unico! Buon appetito!
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 INGREDIENTS:

500 to 600 gr pumpkin (must be sweet. .. possibly organic, complete with skin and seeds)
3 large onions (I used 2 yellow and 1 white)
40 g pine nuts (or 3 tablespoons full)
3 tablespoons full of raisins
3 cloves
3-4 bay leaves
1 pinch of dried rosemary
dash of pepper or 1 teaspoon black peppercorns
half a cup of white vinegar
1 tablespoon extra virgin olive oil

Cut the pumpkin into thick slices or medium cubes. The best way to keep the pumpking tasty is to soften baking it, but since it's August and too hot.... I put it in the pressure cooker for a few minutes, adding very little water, just 5 or 6 tablespoon. Otherwise, you can put the pumpkin in a covered pot over low heat and soften with a few tablespoons of water (do not boil it ... it would be a shame! because it will lose flavor).

Slice the onions and place in a saucepan with 1 tablespoon of olive oil and a bit 'of water, let it dry. Add all other ingredients except the pumpkin (I suggest you first toast the pine nuts in a frying pan until they are lightly toasted, to intensify the flavor) and cook over low heat for fifteen minutes. Then add the pumpkin, stir gently to not make a puree! Cook 5 more minutes. Finally turn off in the heat, add a splash of vinegar and let "marinate" in the fridge overnight ... Eat it the next day slightly heated or pulled out of the fridge a few hours before eating (not really cold), it is very good.---

If you add the seitan cubes or tofu, or even cubes of turkey breast is a great dish! Enjoy your meal!

mercoledì 3 agosto 2011

Pasta integrale con cipolle e stracchino (vegan)

niente foto ma fidatevi...è buonissima :))
grezza ma incredibilmente....delicata! provare per credere ;)

INGREDIENTI:
70 gr pasta integrale
2 cipolle grandi
50-60 gr stracchino (bio) o stracchino vegan
1 dito di vino rosso
1 cucchiaio di olio evo

Affettate sottilmente le cipolle e fatele cuocere in 1 cucchiaio di olio e qualche cucchiaiata di acqua mano a mano che si asciugano. Quando sono un po' appassite, aggiungete il vino rosso, mescolate e coprite e fate cuocere ancora mezz'ora buona, finchè non siano molto molto morbide, quasi una crema.
Lessate la pasta al dente. Mescolatela allo stracchino e alle cipolle...buon appetito!
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Delicious pasta (whole wheat) with no pic...but trust me, it is great!

INGREDIENTS:
70 gr whole wheat pasta
50-60 gr soft cheese (organic) or vegan soft cheese
1/3 cup of red wine
1 tablespoon of extra virgin olive oil (evoo!)

Cut the onions in thin slices, stear them with the oil and some tablespoon of water. The add the wine and cover, let them cook half an hour till they are soft, almost a cream. Then boil the pasta and add onions and soft cheese. Enjoy!

martedì 2 agosto 2011

Melanzane ripiene di miglio e stracchino (vegan)

melanze ripiene miglio



INGREDIENTI:

2 melanzane oblunghe medio-grandi
150 gr miglio
80-100 gr stracchino bio di mucca o stracchino vegan fatto in casa
1 cipolla
750 gr passata di pomodoro (o un kg pomodori freschi)
1 cucchiaio di erba cipollina
1 cucchiaio di prezzemolo
1 cucchiaino di olio evo + 1 cucchiaio
1 cucchiaino di peperoncino in polvere (chili)
1 manciata di foglioline di menta (facoltativo)

Far appassire la cipolla tagliata a cubetti piuttosto piccoli con acqua e un cucchiaino di olio.
Tagliare a metà le melanzane, svuotarle lasciando un centimetro di polpa attaccato alla buccia, e ridurre il resto della polpa a cubetti.
Aggiungere i cubetti di melanzana al "finto" soffritto di cipolla, far rosolare e appassire. Aggiungere poi la passata di pomodoro (o i pomodori freschi tagliati a pezzi grosolani) e far cuocere circa 10 minuti. Aggiungere una tazza di acqua se il sugo fosse troppo ristretto, e aggiungere il miglio, aggiustare di sale e mescolare bene e coprire, facendo cuocere a fiamma bassa. Far cuocere il miglio nel sugo stesso.
Quando il miglio si è ammorbidito (può restare leggermente al dente, se piace, tanto si cuocerà ulteriormente in forno) aggiungere lo stracchino e mescolare velocemente in modo che il formaggio si amalgami. Aggiungere anche le erbe e il peperoncino.
Infornare in una teglia coperta di carta da forno, a circa 200° per circa 30-40 minuti. Irrorate con un filo di olio e gustate calde....buon appetito!

venerdì 29 luglio 2011

Charlotte di zucca

charlotte zucca copy

Una ricetta trovata tempo fa su La Cucina del Corriere della Sera, online...e copiata sul mio desktop con un post it. Si chiama Charlotte....e il nome mi ha incuriosita...perchè mi ha ricordato una vacanza bellissima in Normandia e Bretagna, di quando ero ragazzina, e in cui la torta Charlotte, rivestita di savoiardi, l'aveva fatta da padrona! qui il rivestimento è con la zucca...e la preparazione è salata!
Avevo una "zuccona" in solaio da questo inverno, perfettamente conservata....e nonostante la torta di zucca e cioccolato fatta nei giorni scorsi ne avevo ancora (e ancora ne ho! mi sa che l'avanzo lo userò per degli gnocchetti...). E così ecco qui la charlotte di zucca...una preparazione di fatto semplice, delicata, se la zucca non è dolcissima e buonissima vi consiglio di abbondare con la salsa di acciughe perchè il rischio è che il gusto sia TROPPO delicato...se invece la zucca è bio e buonissima, come la mia :), andate tranquilli...!
charlotte zucca1
charlotte zucca salsa

INGREDIENTI:


circa 1 kg di zucca (se è bio, con buccia e semi)
1 confezione di panna (200 ml) . se volete lightizzarla di più, usate uguale quantità di yogurt greco
2 uova
40 gr pecorino grattuggiato
dieci cucchiaini di lievito alimentare in scaglie (per il non veg: una decina di acciughe)
latte a piacere (a seconda di quanto densa vorrete la salsa: io ho usato circa mezzo bicchiere di latte di soia)
1 spicchio di aglio
1 cucchiaio di olio extravergine
sale
pepe (in grani)


Affettate la zucca in fettine piuttosto sottili, cuocetela al vapore per una quindicina di minuti, finchè non sia ben morbida ma non spappolata...
(un suggerimento a posteriori: le fettine di zucca con cui rivestire lo stampo, io vi suggerirei di NON cuocerle a vapore, perchè restano molto meno gustose...vi consiglio di cuocerle A PARTE in forno, su carta da forno e magari spolverate di un trito di rosmarino...in questo modo la zucca si asciuga e resta mooostruosamente più gustosa, visto che queste fettine andranno ad essere una parte importante nel piatto composto)
Prendete uno stampo di silicone (io l'ho usato ad anello), e con alcune fettine di zucca (vedi sopra: quelle asciugate e cotte in forno!) foderate lo stampo, come potete...ovvio che intorno al cilindro sarà più dura! :D
La zucca rimasta frullatela con la panna, le uova, il formaggio e aggiungete sale a piacere e un po' di pepe. Aggiungete qualche grano di pepe (se lo gradite, anche un cucchiaio di erba cipollina, o di aghi di rosmarino tritati). Versate la crema nello stampo foderato di zucca. La ricetta originale dice di cuocere a vapore...visto che io non ho pentole sufficientemente grandi per farlo con lo stampo ad anello in silicone, ho cotto in forno per circa tre quarti d'ora a 180°.  Tirate fuori dal forno, lasciate raffreddare.
Tritate l'aglio e fatelo scaldare in un pentolino con 1 cucchiaio di olio, aggiungete il lievito (o le acciughe ben scolate) e aggiungete il latte e fate riscaldare bene.
Sformate la charlotte su un piatto e accanto posate la salsa dentro a un contenitore...mettete le fette di charlotte nei piatti e irroratele di salsina....buon appetito!

giovedì 28 luglio 2011

Torta light di zucca e cacao con gocce di cioccolato e semi di finocchio

torta zucca ciocco1

Lo spunto per questa torta l'ho trovato su uno dei miei siti preferiti di ricette, il mitico Veganblog , dove si trovano ricette di cucina naturale, leggera e moooolto creativa (per forza: chi elimina dalla tavola molti ingredienti deve per forza sbizzarrire la fantasia, e spesso i risultati sono estremamente premianti, al di là della condivisione o meno dei principi dell'alimentazione vegana - e voi sapete bene che io sono onnivora, fra un po' mozzico pure il mouse del pc....squit...)
Rispetto alla ricetta originale ho fatto alcune migliorie, a MIO avviso...ovvero:
ho aumentato la quantità di zucca (perchè a me le torte umidicce piacciono ASSAI di più di quelle friabili, quindi se volete una torta meno compattina e più soffice, usate le dosi di Veganblog).
Inoltre ho aggiunto semi di finocchio e mandorlette pelate: i semi di finocchio si sposano alla grande con questo sapore di torta che boh..come definirla....sembrerebbe una torta "antica"..un sapore d'altri tempi, rinascimentale ecco :)))) provatela e mi direte...certo è un po' particolare. Inoltre come solito vizio mio, l'ho un po' "lightizzata" :)))

torta zucca e ciocco2
torta zucca e ciocco



INGREDIENTI:

600 gr di zucca circa (pesata con semi e buccia)
70 gr zucchero di canna integrale mascobado + 4 cucchiai di miele millefiori (se volete renderla più light, usate una ventina di gocce di dolcificante Tic che regge la cottura in aggiunta allo zucchero di canna)
40 ml olio extravergine
200 gr farina
mezza bustina di cremor tartaro o lievito per dolci
4 cucchiai di cacao amaro
30 - 40 gr di cioccolato fondente
2 cucchiai di mandorle pelate
1 cucchiaio di semi di finocchio
due cucchiaiate di semi di papavero

Fate la zucca a pezzi e, se è bio, mettetela a cuocere in un tegame coperto con qualche cucchiaiata di acqua (non troppa per non farla bollire, ma solo ammorbidire quanto basta per schiacciarla). Poi aggiungete l'olio e lo zucchero e col minipimer frullate bene. Mescolate il lievito con la farina e il cacao e aggiungete l'impasto di zucca, aggiungendo poi anche il cioccolato a pezzettini, le mandorle e i semi di finocchio. Mettete il tutto in uno stampo da plum cake e ricopritelo con i semi di papavero (nella ricetta originale il papavero è nell'impasto, io me lo ero dimenticato e perciò....!!! novità! :D)
Cuocete in forno caldo a 180° circa per tre quarti d'ora....fate raffreddare bene, la torta sarà più buona il giorno dopo....buon appetito!

martedì 26 luglio 2011

Lasagne làit al "pesto stracco" al forno

lasagne pestostracco

Pesto stanco?
naaaaaa......
ovviamente: pesto e stracchino! e lo stracchino potete farlo in casa seguendo la ricetta del link, e veganizzare la ricetta, oppure usare quello di mucca ....bio
Ottime calde, buonissime anche fredde (nella foto sono fredde, perchè calde sono moooolto più cremose!), io e un'amica ce le siamo mangiate durante un picnic serale in spiaggia, con bottiglia di vino annessa :)
lasagne pestostracco forno
Ovviamente sono rese "light" diciamo così, dalla besciamella priva di burro, e dal fatto che per una intera teglia (quindi diciamo circa 8 porzioni, o 6 abbondanti!) ci fossero sì e no 8 fogli di pasta, tutto il resto è abbondanza di fagiolini...come potete vedere sotto
lasagne pestostracco fagiolini
Ah, una nota: il basilico per il pesto mi è stato dato da una vicina qui in campagna, la signora Sandra che ringraziooo! ottimo davvero, e per onorarlo come si deve...ebbene sì...incredibile ma vero....L'HO PESTATO!!! non in un mortaio perchè non lo posseggo (nè mai lo possiederò, visto che mai più lo farò!!), bensì in un aggeggino minuscolo per fare il gomasio (condimento fatto di semi di sesamo pestati con il sale). Si tratta di un ciotolino zigrinato con un pestello..che io ho rotto, quindi al posto del pestello ho usato il manico di un piccolo mattarello di legno. Insomma, un anghesu come diciamo a Genova! (=oggetto adattato alla bisogna!)
E' stato un lavoraccio ma devo dire che il pesto è venuto buono, non frullato e non cremosissimo, ma a piccoli pezzettini come piace a me e come dovrebbe essere...però lo ammetto: MAI PIU'! :D

INGREDIENTI:

circa 8 fogli di pasta per lasagne (io uso le lasagne senza uova, cioè NON quelle emiliane: le trovo più leggere e più gustose, ma va a gusto ovviamente)
3/4 litro di latte di soia (o di mucca)
70-80 gr farina
noce moscata
pepe
500-600 gr fagiolini
3 patate medio-grandi
250-300 gr stracchino bio (ottimo quello della Coop)oppure stracchino vegano (ovviamente potete comprare quello di riso nei negozi di alimenti naturali, e' buonissimo!)


PER IL PESTO:
4 grandi mazzi di basilico
100 gr pinoli
60-70 gr pecorino grattuggiato (o parmiveg)
2 spicchi aglio (3 se vi piace....)
olio extravergine q.b.

Io ho pestato il basilico....se voi non volete essere così masochisti (e io non lo sarò mai più!!!), frullatelo insieme all'aglio e ai pinoli e a un po' di olio. Il formaggio invece aggiungetelo a cucchiaiate una volta grattuggiato, perchè il calore del mixer lo renderebbe un pastone poco invitante, rischia di diventare colloso (questo vale per tutti i formaggi...vi suggerisco di non aggiungerli alle salse con il mixer).

Lessate le patate e i fagiolini, possibilmente al vapore per mantenere le proprietà nutrizionali.
Preparate la besciamella: sciogliete la farina nel latte, aggiungete un pizzico di sale, un po' di noce moscata e il pepe. Mettete sul fuoco e mescolate finchè la salsa non si addensa. Lasciatela tendente al liquido, visto che vi dovrà aiutare a cuocere le lasagne direttamente nella teglia in forno (se invece volete prima dare una sbollentata alla pasta, potete usare una besciamella più densa).
Fate raffreddare un po' la besciamella, e poi mescolatela al pesto.
Ricoprite una teglia di carta da forno. Versate una mestolata di besciamella liquida, poi adagiatevi sopra i fogli di pasta per lasagne, ricoprite con fiocchetti di stracchino (se volete tagliarlo più facilmente, mettetelo per una mezz'ora in freezer: sarà semplicissimo da tagliare a fettine sottili!), poi coprite il tutto con uno strato di fagiolini, poi di patate a fettine, e un'altra mestolata di besciamella e pesto. Ricominciate gli strati. In cima se vi piace (come piace a me!) lasciate uno strato di pasta solo leggermente imbesciamellato, che diventi croccante e scrocchiarello....yummm!!
Infornate per circa un'ora a 180°-200° a seconda del vostro forno. Mangiate caldo o freddo.....Buon appetito!

venerdì 8 luglio 2011

Carbonara light con verdure e affettato veg affumicato

carbonara con amaranto e tacchino affumicato

Un perfetto bilanciamento tra verdure (abbondanti, quindi molto sazianti), carboidrati (la dose giusta, e per di più integrale quindi ricca di fibre)  di proteine  e di grassi....e in più...è moooolto buona!

INGREDIENTI:

70-80 gr pasta integrale
amaranto in quantità variabile (o cime di rapa, o altre verdure che avete in casa, ottimi gli zucchini!)
1 spicchio di aglio
1 uovo FRESCHISSIMO e dal guscio ben pulito (per veganizzare, usate tre cucchiai colmi di panna di soia)
50 gr affettato affumicato (potete comprare nei negozi di alimenti naturali l affettato vegan, oppure usare del tofu affumicato, se non siete vegetariani potrete usare il tacchino affumicato)
1 cucchiaino di olio
mezzo cucchiaino peperoncino in polvere
due cucchiai di parmiveg (o pecorino grattuggiato)

Cuocere la verdura in padella con coperchio insieme allo spicchio di aglio ben tritato, possibilmente senza lessare così manterrà meglio il sapore; se necessario aggiungere qualche cucchiaio d'acqua per non farla attaccare o bruciare (se usate l'amaranto o le cime di rapa dovrebbero rilasciare acqua a sufficienza, con le zucchine invece dovrete aggiungere qualche cucchiaio di acqua, cmq controllate sempre).
Quando la verdura è cotta, aggiungete l'affettato o il tofu affumicato a cubetti (o striscioline, a seconda della forma) e fate rosolare. Aggiungete anche il peperoncino e mescolate bene, poi dopo un paio di minuti spegnete il fuoco. A parte mescolate in una ciotolina l'uovo con il pecorino - o la panna di soia con il parmiveg. Lessate la pasta al dente, conditela con il cucchiaio di olio, versateci sopra l'uovo (o la panna) e mescolate energicamente. Unite la verdura.....e buon appetito!

mercoledì 6 luglio 2011

Pasta con crema di formaggio fresco e alghe e zucchine alla menta

pasta acciughe zucchini1

Un'altra ricetta deliziosa con le acciughe fresche! Buonissima e leggera!

INGREDIENTI: (per 2 persone)

300 gr formaggio fresco tipo quark
20-25 gr di alghe tritate finemente
600-700 gr di zucchine trombetta
2 spicchi di aglio
1 cucchiaio di prezzemolo essiccato (se fresco tanto meglio)
1 cucchiaio di menta essiccata (se fresca tanto meglio)
2 cucchiai di olio
un cucchiaio di capperi in salamoia
1 cucchiaio di curry
160 gr pasta integrale
2 cucchiai di lievito alimentare in polvere (facoltativo)
peperoncino in polvere (se piace)

Tritate finemente l'aglio e fatelo appassire in padella con un cucchiaio di acqua, e aggiungete mano a mano le zucchine tagliate a fiammifero. Aggiungete il curry e mescolate bene. Aggiungete un dito d'acqua e fate cuocere fintantochè le zucchine non si saranno ammorbidite, pur rimanendo croccanti. Coprite la padella e ogni tanto date un'occhiata. Se vedete che tendono ad asciugarsi troppo, aggiungete via via qualche cucchiaio di acqua. Ci vorranno in totale una decina di minuti. Aggiungete la menta e date ancora una mescolata per 1 minuto, poi togliete dal fuoco. A parte mettete il formaggio fresco e mescolatelo con le alghe sbriciolate e precedentemente scottate in padella con un cucchiaio di olio. Mescolatele al formaggio quando si saranno raffreddate, solo con una cucchiaiata di capperi se vi piacciono.  fate diventare il tutto una crema . Mettete le penne integrali a lessare e scolatele al dente. Mettete le zucchine nel piatto, versate al centro la crema di formaggio e sopra le penne: condite con un cucchiaio di olio a crudo e una spolverata di prezzemolo, e, se vi piace, un cucchiaio di lievito alimentare e di peperoncino in polvere, che secondo me sta benissimo! Buon appetito!

lunedì 4 luglio 2011

Parmigianau (del cronopio Paolo) ovvero parmigiana làit con carasau!

parmigianau
parmigianau1

Questa ricetta l'ho vista un anno e mezzo fa sul sito di "un Cronopio che è anche un po' Fama" e  mi è subito molto piaciuta, così l'ho rifatta per la prima volta a marzo del 2010 seguendo alla lettera le istruzioni tranne che per un particolare: anzichè usare il pane carasau, che in casa non avevo, ho usato le mie solite chapatine fatte col metodo 1, ovvero farina integrale e acqua fino a fare una pallotta di pasta, stendendola poi sottile con il mattarello e cotta a piccoli dischetti in padella antiaderente, come potete vedere in foto (sono piccole, ho dovuto recuperarle da Facebook :D)
chapatine metodo1chapatine


. Qui sotto le foto del primo esperimento dell'anno scorso, quello della ricetta del Cronopio Paolo, con uovo e chapatine - risultato buonissimo! Avevo messo gli sformatini dentro a degli stampi in silicone molto graziosi, per fare delle monoporzioni:
parmigianau orignale1parmigianau originale
MOLTO buono!
Ieri ho voluto riprovare a fare la ricetta, senza uova però, e senza friggere le melanzane. E' venuta bene, buona e gustosa anche se più leggera. Con tutto ciò che consegue alla mancata frittura delle melanzane...sigh! :))))
Vi lascio la ricetta senza uova (e senza colesterolo!), per la ricetta originale con le uova vi rimando al link sopra, quello del Cronopio Paolo ;)
Le dosi sono abbondanti per una teglia, potete tranquillamente dimezzare, l'importante è abbondare con il sugo di pomodoro, altrimenti il risultato finale rischia di essere troppo asciutto (e nella seconda versione un po' asciutto mi è rimasto... ma devo confessare una cosa: non ho usato proprio il carasau bensì il pane pistoccu, cioè quello fatto con aggiunta di patate, che resta un po' più spesso del carasau e non in forma circolare ma in forma rettangolare!!!!! vi ho confuso ben bene le idee??? :)))) l'importante è provare, e la ricetta è facilissima e semplicissima!)

INGREDIENTI : (per una teglia abbondante, direi 5-6 persone)

4 melanzane medie
250 gr circa di pane carasau o pane pistoccu
2 bottiglie di passata di pomodoro
qualche foglia di basilico
1 cipolla dorata
3 mozzarelle
4 cucchiai di formaggio pecorino grattuggiato
4 cucchiai di olio

Tagliate a fette abbastanza sottili le melanzane, e scottatele da entrambi i lati su padella antiaderente (io non le faccio mai scolare con il sale, primo perchè mi piace il gusto originale, secondo perchè uso pochissimo sale...voi fate come preferite!) finchè non si ammorbidiscono bene e cominciano a rilasciare un pochino di liquido.
Fate un sughetto facendo appassire la cipolla in qualche cucchiaiata di acqua, poi aggiungendo abbondante passata di pomodoro allungata con un bicchiere di acqua. Fate consumare un po', ma non troppo, deve restare un po' liquida. Mettete il basilico.
Affettate molto finemente le mozzarelle.
Prendete una teglia ricoperta di carta da forno, e fate uno strato di sugo di pomodoro piuttosto liquido; prendete poi una fetta di pane carasau e passatela velocemente sotto l'acqua corrente, e mettetela nella teglia sopra lo strato di pomodoro. Versate sopra al carasau qualche cucchiaio di sugo di pomodoro, in modo che si impregni bene di rosso :) ricoprite di fettine di melanzane, irrorate con un filo di olio e infine ricoprite di fette sottili di mozzarella. Ricominciate a fare gli strati fino ad esaurire gli ingredienti. Cercate di completare con uno strato di pane carasau ricoperto di pomodoro. Spolverizzate sopra i cucchiai di pecorino grattuggiato, ancora un filo di olio e infornate il tutto a 180° per una mezz'ora. Servite caldo (ma è buono anche freddo!). Buon appetito!

ps. ho trovato la stessa ricetta più o meno anche qui , un bel blog scoperto da poco che mi piace assai!

sabato 2 luglio 2011

Tortino okara e zucchine

tortino okara e zucchine

Ecco una ricettina facile facile e buona per usare l'okara fresco - l'ho usato appena fatto. Volevo fare delle polpette ma avevo fretta perciò mi sono accontentata di un tortino rapido da sbattere in forno e chi s'è visto s'è visto! :)
ps. le dosi sono per due tortini...abbondanti!

INGREDIENTI:

500 gr okara
10 zucchini (non troppo grossi)
gli steli di un cipollotto, tagliati finemente (o in mancanza: erba cipollina)
4 cucchiai olio
1 cucchiaio di dragoncello
1 cucchiaino di chili (peperoncino in polvere)
sale a piacere
1 cucchiaio di semi girasole (o qualche noce spezzettata)
 curry a piacere
1 cucchiaio di curcuma (o in mancanza: zafferano)
un pezzettino di buccia limone bio grattuggiata
1 cipolla grattuggiata
1 pezzetto (grande come il vostro mignolo) di radice zenzero fresco grattuggiato
3 pomodori secchi taglizzati
3 spicchi aglio
4 cucchiai grandi farina integrale
2 uova
4 cucchiai di formaggio grattuggiato (o lievito alimentare in polvere, come ho usato io)
(sopra: semi sesamo e semi lino dorati)

Grattuggiate le zucchine e la cipolla, e mettete tutto a marinare con tutte le spezie, 2 cucchiai di olio, la buccia di limone,  l'aglio schiacciato e tagliuzzato, 1 pizzico di sale (se l'avete, usate 1 cucchiaio abbondante di salsa di soia).
Fate marinare qualche ora (non meno di tre).
Aggiungete tutti gli altri ingredienti e mescolate bene.
Mettete nelle teglie ricoperte di carta da forno, mettete dei semi di lino o di sesamo in superficie e infornate a 200° per un'oretta. Buon appetito!

giovedì 30 giugno 2011

Come si fa il tofu in casa facilmente- Cosa è l'okara e come si fa/come si conserva

okara

Nella foto vedete l'okara che ho messo in un vasetto dopo averla (averlo? boh?) essiccata. Farò una fotina a breve del mio tofu, non ho fatto in tempo perchè è sparito nei ripieni, gnam gnam! e il resto l'ho congelato, e non è tanto adatto a una foto in versione ghiacciolino :)) ma la farò presto, promesso!

L'okara è ciò che resta della soia dopo che si è preparato il latte di soia e il tofu a partire dai fagioli di soia....
In giro sul web c'è la ricetta per fare il tofu in casa usando un ingrediente di difficile reperibilità (o almeno, per me che sono pigra, visto che probabilmente si trova in tutte le farmacie :D)
Io però ho usato una ricetta più semplice, che ho letto in giro e poi ricopiato su un post-it sul mio desktop, credo che la ricetta originale sia questa qui tra l'altro completa di foto. Io in ogni caso ve la trascrivo come l'avevo copiata sul mio post-it (anche perchè io ho aumentato le dosi di acqua).

Dalla preparazione del tofu fatto in casa potete anche estrapolare la preparazione del latte di soia, ma vi scrivo passo passo tutto più sotto; vi verrà anche un liquido che non è più latte di soia ma è ottimo da usare nelle zuppe, quindi non gettatelo (sempre che vi piaccia un sottile retrogusto acidulo in qualche zuppa adatta all'uopo). Il residuo "consistente" di tutta questa preparazione è l'OKARA, che si presenta come uno sbriciolato di fagioli di soia. Potete congelarlo e usarlo per tortini, polpette, polpettoni, ripieni e qualsiasi cosa vi suggerisca la fantasia. Se desiderate conservarlo senza congelarlo, dovrete farlo essiccare, come ho fatto io con l'okara della foto. Ma non vi preoccupate...è tutto SUPER-SEMPLICE, vi scrivo tutto passo passo ;) ed è pure veloce!!!!


INGREDIENTI:

500 gr fagioli di soia (gialli! sono gli unici ad essere veramente soia, gli altri sono fagioli ma non di soia anche se vengono chiamati soia verde, rossa o che altro!)
1 limone
acqua

Mettete a bagno per almeno una notte i fagioli di soia.
Il giorno dopo scolateli e metteteli in una grossa pentola, versate dentro almeno 4-5 litri di acqua e frullateli. Io ho usato il minipimer, ma se avete un frullatore sufficientemente capiente è ancora meglio. (potete anche frullare i fagioli con meno acqua e poi aggiungere il resto del liquido dopo, quando metterete il liquido sul fuoco). Comunque il minipimer funziona a dovere! Dovete frullare a lungo e senza fretta....almeno per 7-8 minuti, ovviamente facendo qualche pausa per non far bruciare il motorino del minipimer!!!
Fate quindi bollire il tutto e mantenete l'ebollizione per circa 5 minuti. A questo punto abbassate il fuoco per far perdere l'ebollizione, aggiungete una ciotola di acqua fredda e poi rialzate la fiamma per far raggiungere di nuovo l'ebollizione. La ricetta dice di ripetere questa operazione per 3 volte: abbassare la fiamma, aggiungere acqua fredda e riportare a bollore. Io in realtà l'ho fatto per più di 3 volte....almeno almeno 5.
A questo punto fate raffreddare un po' e prendete un'altra pentola capiente e uno straccio ben pulito, o una garza a trama fine. Filtrate tutto il liquido raffreddato.
Questo liquido è il LATTE DI SOIA, quindi se volete potete tenerne un po' in bottiglia e consumarlo nel giro di un giorno o due.
La parte solida invece che resta dentro allo straccio o alla garza è l'OKARA, quindi NON buttatela via e tenetela da parte.
Prendete il liquido (il latte di soia!) e fatelo scaldare leggermente (non fino alla bollitura! si dice che il livello giusto di calore è raggiunto quando potete immergere tranquillamente un dito dentro senza scottarvi ma sentendo comunque che è tiepido). A questo punto spegnete il fuoco e spremete dentro mezzo bicchiere di succo di limone. Date una mescolata energica ma veloce in modo da far "sparpagliare" bene il succo di limone, poi lasciate riposare. La parte coagulata si separerà dal liquido bianco, che potete non gettare e riutilizzare in qualche zuppa (calcolate che ha un sapore acidulo per via del succo di limone, ma in certe zuppe secondo me sta benissimo). A questo punto prendete un altro telo a trama fine e filtrate il tutto. Ciò che vi resta dentro al telo è tofu. Per renderlo compatto (al momento è tutto sbricioloso!) mettete il telo in un recipiente dalla forma preferita e mettete un peso sopra. Io l'ho semplicemente lasciato arrotolato nel telo, a scolare per qualche ora, permettendogli di compattarsi.
Il tofu si conserva in frigo per circa una settimana, immerso in acqua cambiata spesso.
Per l'okara: congelatela in sacchetti, oppure stendetela su teglia ricoperta di carta da forno e tenetela ad asciugarsi mentre magari state cuocendo qualche altro manicaretto in forno: tenetela nel ripiano più alto e meno a contatto col calore (in modo che non si bruci) e rigiratela spesso. Quando è completamente asciutta e "croccante" è pronta per essere messa in vasetti o contenitori e usata con tutta calma.

martedì 28 giugno 2011

Flan di amaranto (la pianta!), funghi, fiocchi di latte e vermicelli arrostiti

flan amaranto fiocchi latte e spaghetti arrostiti

Delle piantine di amaranto ho parlato qui, oggi voglio proporvi un flan leggero e delicato che è stato usato dalla sottoscritta per rifocillare le bocche di ballerini affamati dopo il clou di danze popolari al festival a cui ho partecipato...
Se non trovate le piantine di amaranto non vi preoccupate e usate le cime di rapa, o gli spinaci!
I vermicelli arrostiti invece eccoli qui, ancora crudi nella foto:
vermicelli arrostiti
sono una specialità utilizzata in alcune cucine estere, in particolare quella indiana: sono utilizzati prevalentemente per i dolci (si usano anche semplicemente cotti nel latte zuccherato), ma io - estasiata dal loro profumo - ho voluto provarli salati...e ne ho fatto un piatto completo, nutriente ma leggero. Li trovate nei negozietti etnici, questa è la confezione:
vermicelli arrostiti sacchetto
Potete anche prepararli in casa, mi riprometto di provare a breve: basterà accendere il forno e mettere dei vermicelli (o spaghettini) a temperatura media per circa mezz'ora, dando un'occhiata ogni tanto per verificare che non brucino. Si diffonderà per casa un ottimo profumino di pane tostato...

INGREDIENTI:

3 mazzetti abbondanti di amaranto - o cime di rapa, o spinaci.... almeno 500 gr
2 uova (alternativa vegan: due cucchiai di semi di lino ammollati in acqua per almeno 6 ore)
1 confezione di fiocchi di latte (alternativa vegan: 150 gr ricotta di tofu o tofu morbido)
100 gr vermicelli arrostiti
2 cipolle
2 manciate di funghi secchi
5 o 6 acciughe sott'olio ben scolate (alternativa vegan: 1 cucchiaino di miso)
1 spicchio di aglio
1 cucchiaino di maggiorana essiccata
sale
pepe in grani
1 cucchiaio di olio
1 cucchiaino di peperoncino

Fate cuocere l'amaranto (o la verdura scelta) possibilmente a vapore, poi strizzatela bene. Se la fate bollire, cercate di usare poca acqua, e poi strizzatela ancora meglio!
Fate a fettine sottili le cipolle e fatele appassire bene con l'aglio tritato, in una padella con 1 cucchiaio di olio e qualche cucchiaio di acqua; dopo un paio di minuti aggiungete le acciughe (o il cucchiaino di miso) e lasciatele sciogliersi.
Tagliuzzate la verdura in modo grossolano e mescolatela con i fiocchi di latte (o il tofu morbido) e le cipolle, aggiungendo le spezie e i funghi precedentemente ammollati per 2 o 3 minuti in poca acqua, e poi spezzettati con le forbici.
A parte, fate lessare i vermicelli in pochissima acqua (basterà mezzo litro). I vermicelli arrostiti cuociono in pochissimo tempo, quindi suggerirei di buttarli in acqua bollente e lasciarli circa un minuto, poi spegnere e scolare ancora leggermente al dente.
Unite i vermicelli all'impasto di verdure. Unite anche le uova (o il gel di semi di lino) e mescolate energicamente. Infornate in uno stampo da plum cake singolo o in diversi stampini piccoli (precedentemente imburrati e infarinati, o, come faccio io, rivestiti di carta da forno lievemente inumidita per farla aderire meglio alle pareti dello stampo), cuocete a calore medio (circa 180°) per un'oretta. Potete mangiarlo caldo, se gradite accompagnandolo con una salsa di pomodoro fresco, o potete gustarlo anche freddo, insieme ad una fresca insalata. Buon appetito!



lunedì 27 giugno 2011

Crostata salata di amaranto (PIANTA!) e menta

crostata amaranto fetta

Se uno dice "amaranto" si pensa immediatamente al cereale.
Ma l'amaranto è anche la pianta selvatica che si trova nelle nostre campagne (di sicuro in Liguria, ma credo in tutta Italia!) e che ha un ottimo sapore, a metà tra gli spinaci e le cime di rapa, un po' più intenso degli altri ortaggi...
Io non l'ho raccolta in questo caso, ma lho comprata dal contadino che...l'ha raccolta per me :) ecco qui una foto per capirci, avrete visto queste pianticelle centinaia di volte e non avete mai pensato di raccoglierle vero? come me! e invece ora...
amaranto pianta
Ne ho fatto due creazioni salate, che su internet mancano completamente, sono quindi entrambe pure invenzioni ma...son entrambe deliziose. Questa ricetta qui ha passato il vaglio di un'orda di ballerini di danze folk a Vialfrè quest'ultimo fine settimana, e vi posso assicurare che si sono leccati i baffi....
l'aroma di menta si sposa meravigliosamente con il sapore della pianta di amaranto. Se non trovate la piantina, beh ora sapete che il sapore si avvicina moltissimo alla cima di rapa...
torta amaranto

INGREDIENTI:

Per la base:

200 gr farina integrale
acqua
1 pizzico di sale

Per il ripieno:

3 mazzetti di amaranto (almeno 500 gr)
1 uovo (facoltativo)
250 gr ricotta
1 bel mazzetto di menta fresca (se essiccata: 2 cucchiai colmi)
1 spicchio di aglio
1 cucchiaio di lievito alimentare a scaglie (o 1 cucchiaio di grana grattato)
1 cucchiaino di timo
1 cucchiaino di zenzero in polvere (facoltativo)
mezzo cucchiaino di chili o polvere di peperoncino
2 cucchiai di semi di sesamo

Per preparare la pasta matta integrale già sapete: impastate la farina con sufficiente acqua e fate una pallotta che farete riposare mentre preparate il ripieno.
Fate cuocere le pianticelle di amaranto, togliendo la parte di radice ma mantenendo il gambo se non è troppo spesso, possibilmente a vapore in modo da mantenere le proprietà nutrizionali della verdura. Va benissimo anche cuocere la verdura in pochissima acqua, sarà poi il vapore che si crea all'interno della pentola coperta a permettere una buona cottura (controllate sempre che ci sia almeno qualche cucchiaiata di liquido dentro, sennò aggiungetela voi via via o il tutto finirà per bruciare).
Fate raffreddare. Quando la verdura è fredda, tagliuzzatela con un paio di forbici in modo "disordinato" - ovvero: mettete l'amaranto dentro una ciotolona e date sforbiciate impazzite dentro :))
Mescolate a questo punto tutti gli altri ingredienti. Se usate la menta fresca, anche questa dovrà essere "sforbiciata".
Spolverate con i semi di sesamo e passate delicatamente il dorso del cucchiaio sopra la crostata, in modo da far aderire bene i semini che in forno si tosteranno. Cuocete in forno a fuoco medio per circa un'oretta. Buon appetito!

mercoledì 22 giugno 2011

Bocconcini di soia (o seitan) ai porri profumati al cocco

maiale ai porri

INGREDIENTI:

300 gr circa di bocconcini di soia (o cubetti di seitan)
3 porri
2 cucchiai colmi di byriani masala (1 spezia che trovate facilmente nei negozietti arabi - se non la trovate leggete poco più sotto *)
1 arancia spremuta
1 cucchiaio colmo di cocco grattuggiato
1 cucchiai ben colmo di farina
1 cucchiaio di aroma naturale di arancia arancia
1 cucchiaino di chili
2 cucchiai sesamo tostato
1 cucchiaio di semi girasole (facoltativo)
1 cucchiaio di olio
2 chapati fatte aggiungendo due cucchiai di semi di sesamo all'impasto


* se non trovate il mix byriani usate pure il garam masala (si trova più facilmente); in ogni caso per fare il byriani masala in casa con spezie facilmente reperibili fate così:
passate al mixer i seguenti ingredienti:
Cannella - 1 cucchiaio
Cardamomo - il contenuto di 3 semi
Chiodi di garofano - 4
Noce moscata - un quarto, grattuggiata
Fieno greco (se lo trovate, se no non importa) - mezzo cucchiaino
Cumino - mezzo cucchiaino


Affettate i porri e metteteli a rosolare con un cucchiaio di olio e un paio di cucchiai di acqua, dopo qualche minuto aggiungete il succo di arancia, il cocco e i semi di girasole. Fate appassire. Aggiungete poi i bocconcini  (se sono di soia essiccata, vanno precedentemente reidratati come da istruzioni sulla confezione), date una mescolata e aggiungete il byriani masala. Aggiungete anche il chili se vi piace un gustino piccante di sottofondo e, quando il tutto è quasi pronto ma ancora ben umido (e se non lo è a sufficienza aggiungete un paio di cucchiai di acqua), aggiungete un cucchiaio di farina a pioggia, mescolando velocemente, per fare addensare il sughetto.
A parte avrete preparato le chapati aggiungendo all'impasto qualche cucchiaio di semi di sesamo che, a contatto con la padella calda, verranno tostati.
Servite spolverizzando un po' di aroma naturale di arancia (in polvere) e un po' di sesamo tostato (fatto passare in padella perchè sprigioni meglio il suo profumo).....buon appetito!

martedì 21 giugno 2011

Pizza di verdura - o tortino di verdure "pizzato"!

pizza verdura singola
Questa ricetta l'ho trovata pochi giorni fa sul blog di Letiziando , mi è sembrata una genialata e così come promesso all'autrice mi sono subito messa all'opera làitizzandolo ulteriormente (perchè non avevo patate e comunque non avrei voluto usarne) e aggiungendo le mie solite erbette e spezioline.
E' veramente delizioso, soddisfa la vista e il palato, gnamm!!! le dosi sono stavolta un po' a occhio perchè non ho fatto in tempo a pesare, e anche perchè dipende da quanta verdura avete in casa :P

INGREDIENTI:  (per 4 persone)

15 zucchini circa (i miei sono bio e piuttosto piccoli)
3 carote
1 cipolla grande
2 uova
4 cucchiai molto colmi di fecola di patate (o maizena) 
2 cucchiai colmi di parmigiano grattato (o di lievito alimentare, come nel mio caso)
mezzo cucchiaino di chili (se vi piace un sottofondo leggermente piccantino)
una spolverata abbondante di maggiorana
pepe
sale
una spolverata di cumino
timo (facoltativo)
2 cucchiai di olio nell'impasto
1 cucchiaio di olio a crudo su ciascuna "pizza"
circa 700 gr di ottima polpa di pomodoro  (io ho scoperto la Prunotto, bio, che è veramente ottima)
150 gr di primo sale di capra (o altro formaggio magro ma saporito di vostra scelta)
eventuali foglie di basilico

Grattuggiate gli zucchini, le cipolle e le carote con la grattugia a fori larghi (sì, anche le cipolle possibilmente: siate veloci e sarà indolore...o quasi :)))
Mescolate la verdura con le uova, la fecola, il chili, il lievito alimentare (o il parmigiano), 2 cucchiai di olio, un po' di sale, di pepe ed erbette che vi piacciano. Io ho aggiunto il cumino che con lo zucchino sta molto bene (ma con cosa non sta bene il cumino??)
Mettete l'impasto in tegliette da singole porzioni (o una teglia grande se preferite) e lasciatelo non molto spesso, piuttosto sottile. Infornate per mezz'ora a fuoco medio (180° ma ricordate che io ho un forno a gas, quindi il vostro andrà controllato :D). Tirate fuori le "pizze" e cospargetele di cucchiai di polpa di pomodoro. Infornate di nuovo per un quarto d'ora. Nel frattempo fate a cubettini il primo sale. Tirate fuori nuovamente le "pizze" e cospargetele coi cubetti di formaggio. Rimettete in forno il tempo necessario per far fondere il formaggio. Tirate fuori, mettete qualche fogliolina di basilico, 1 cucchiaio di olio evo a crudo....e buon appetito!

domenica 19 giugno 2011

Dobos torte - la torta Dobos di Budapest (no làit....)

dobos
Oggi un dolce...per niente dietetico, tanto per cambiare un po'!
La foto è stata fatta tre annetti fa con una macchina che non so più quale fosse, quindi lascia a desiderare.....sinceramente anche la forma della torta :D però fidatevi, la ricetta è perfetta! quando l'ho fatta ero in una situazione senza nemmeno la teglia per la torta :)))) quindi i dischi della pasta sono stati stesi in cerchi tutt'altro che perfetti! La situazione "hard" era una casa di passaggio, temporanea, dove non avevo molte delle mie cosine cuciniere (e molte altre!)
La ricetta mi è stata consegnata da Robert e da Norah (diciamo che la ricetta è di Norah ma è stato Robert a inoltrarmela :D), amici conosciuti tramite CS e che ci hanno ospitato per una meravigliosissima vacanza invernale a Budapest e dintorni. E lì ci siamo arrivati in moto. A dicembre. In mezzo alla neve... Quindi capirete che di calorie da assumere ce n'erano eccome.... Appena ritornata a casa, mi sono fatta dare la ricetta perchè ero ancora in credito di calorie, poi sono tornata più che in pari ma questo è un altro discorso :)
I dischi di pasta sono a metà tra la consistenza del biscotto e del pan di spagna: un biscotto morbidoso diciamo. Di fatto è una "layer cake" come va di moda dire ora, ovvero: una torta a strati. Non ci sono foto della fetta in modo da farvi vedere...quindi prima o poi toccherà rifarla per mettere una fotina ammodo!!!!

INGREDIENTI:

Per i "dischi" di pasta :

500 gr farina
250 gr burro
1 uovo intero
200 gr zucchero
1 dl di latte
7,5 gr di lievito in polvere


Per la crema:

3 / 4 litro di latte
350 gr zucchero
100 gr farina
3 cucchiai di cacao
250 grammi di burro
1 bustina di zucchero a velo vanigliato


Per il caramello:


150 gr zuccher
acqua q.b. 

Sbriciolate la farina con il burro, aggiungete gli altri ingredienti lasciando per ultimi l'uovo e il latte. Massaggiate la pasta e dividetela in 6 palline. Quindi stendete ogni pallina con il mattarello fino a creare 6 dischi di pasta piuttosto sottile, tanto da ricoprire una teglia normale da torta. Fate cuocere in forno a calore medio (180°) fino a che la pasta non acquisti un colore giallo chiaro (controllate perchè dipende dal vostro forno: a me ci è voluto un quarto d'ora,  all'epoca in cui l'ho fatta avevo il forno elettrico). Lasciateli raffreddare a temperatura ambiente.

Mescolate il cacao, la farina e il latte con lo zucchero cuocere una crema, poi lasciatela raffreddare a temperatura ambiente.
Intanto mescolate il burro e lo zucchero vanigliato fino a renderlo spumoso, quindi aggiungetelo alla crema preparata prima e ormai ben fredda: mescolate un poco alla volta, in modo che il tutto si amalgami bene.
Create la torta mettendo uno strato di pasta, ricopritelo di crema, sopra altro strato di pasta e altro strato di crema. In cima dovrà esserci uno strato di pasta.


Fate un caramello coi 150 gr di zucchero e poca acqua, e finchè è caldo cercate di versarlo sopra lo strato di pasta il più uniformemente possibile, aiutandovi in caso anche con una spatola (il caramello si raffredda e indurisce a una velocità incredibile quindi muovetevi in velocità! io non avevo la spatola quindi mi sono accontentata di un cucchiaio e poi di farlo gocciolare a cerchi più o meno concentrici alla bell'e meglio! il risultato non è bello ma era bbono lo stess :P). Finchè il caramello è ancora morbido tanto da permettere una "incisione", usate un coltello e imprimete la lama per disegnare le fettine che desiderate tagliare, iniziando addirittura l'operazione del taglio seppur limitata al primo disco di pasta e senza andare fino in fondo col coltello (come si vede dalla foto); questo perchè poi quando il caramello sarà duro sarà molto difficile tagliare le fette senza spezzare completamente anche il caramello in parti "impreviste e imprevedibili" :)
Fate indurire bene il caramello e poi ponete in frigo, e mangiate la vostra Dobos dopo almeno un paio d'ore - meglio se il giorno dopo. Buon appetito!

sabato 18 giugno 2011

Pasta integrale con rose e affettato affumicato veg

pasta rose e pancetta

Che buoni gli affettati affumicati vegani!!!!! danno un gusto pazzesco ai piatti!!!!

INGREDIENTI: (x 2 persone)

150-200 gr pasta integrale
1 scodella di petali di rose (senza pesticidi), già ammollati in acqua
1 cipolla
35 - 40 gr pancetta affumicata veg (o altro affettato affumicato vegan)
1 dito di vermouth bianco o di vino bianco
1 cucchiaio di olio
1 bel mazzetto di prezzemolo
sale per bilanciare

qualche noce sbriciolata (facoltativo)

Fate a cubetti la cipolla e mettetela a rosolare nel consueto cucchiaio d'olio insieme a qualche cucchiaio di acqua. Fate appassire. Aggiungete poi l affettato veg e e lasciate cuocere qualche minuto. Aggiungete il dito di vermouth (acuirà la nota dolce delle rose) o di vino bianco (sarà più asprigno e meno dolciastro), fate evaporare, infine aggiungete i petali di rose. Quando saranno appassiti ma non tanto da perdere il loro colore, togliete dal fuoco, aggiungete abbondante prezzemolo tagliuzzato un pizzico di sale per bilanciare un pochino il dolciastro delle rose (potrebbe essere necessario, a seconda dei gusti), e usate il condimento per la pasta integrale cotta nel frattempo al dente. Sbriciolatevi sopra 2 o 3 noci, che daranno la nota croccante che mancava. Buon appetito!!

venerdì 17 giugno 2011

Crostatina salata di carote al profumo di timo

crostatina salata di carote al profumo di timo


Questa ricettina semplicissima, VELOCISSIMA e buonissima mi è stata data da Marisa, un'ospite del pensionato per anziani dove come sapete vado a fare incetta di ricette :)) (e non solo).
Marisa mi ha detto: più o meno è come fai la crostata salata di zucca, solo che ci metti le carote al posto della zucca...Ovvio che qualche differenza ci sia, per es. non ho abbondato con la cannella perchè a mio parere con le carote non sta bene quanto con la zucca, e anche Marisa si è detta d'accordo. Poi ho profumato la "pasta matta" con un po' di timo, e devo dire che è stata una scelta azzeccata. Ottima anche per un picnic estemporaneo come ho fatto io, che ho scoperto vicino a casa - a dieci minuti di passeggiata nel bosco - una bellissima cascata di 7-8 metri con laghetto e spiaggetta annessi, dove vado spesso a fare la mia "pausa pranzo" :)))

INGREDIENTI: (per due tortini)
 

Per la pasta matta:

200 gr farina integrale
2 cucchiai di olio evo
3 cucchiai di timo essiccato
un pizzico di sale
acqua quanto basta

Per il ripieno:

650 gr carote pesate già lessate (ho scordato di pesarle prima...)
2 cipolle 
1 noce moscata
1 cucchiaio abbondante di dragoncello
abbondante macinata di pepe nero

2 manciate di funghi secchi a pezzettini (io ho usato le trombette dei morti)
400 gr ricotta
1 cucchiaio di olio
sale a piacere
3 cucchiai colmi di parmigiano grattuggiato o di lievito naturale in scaglie
1 uovo (facoltativo) o qualche cucchiaiata di latte di soia o vaccino per amalgamare
qualche cucchiaio di latte di soia o vaccino (facoltativo)

 Impastate gli ingredienti per la pasta matta, aggiungendo acqua a cucchiaiate finchè l'impasto non diventi lavorabile e morbido senza appiccicarsi alle mani. Fate una palla e mettete in frigo.
Nel frattempo fate lessare le carote in pochissima acqua o, ancora meglio, cuocetele a vapore così manterranno meglio le proprietà nutrizionali.
Affettate sottilmente le cipolle e fatele ripassare in padella con qualche cucchiaiata di acqua e 1 cucchiaio di olio. Aggiungete le carote lessate e schiacciate bene il tutto dando se preferite una bella ripassata con il frullatore a immersione. Aggiungete gli altri ingredienti (io ho abbondato con la noce moscata perchè l'adoro...), mescolate. Stendete la pasta matta al timo su una tortiera, ricoprite con il ripieno di carote e ricotta salando secondo il vostro gusto, e infornate a calore medio (180°) per circa tre quarti d'ora. E' ottima anche fredda! Buon appetito!

mercoledì 15 giugno 2011

Cheesecake alle rose con ...gelatina di rose

cheesecake rose
Questo dolce è BUONISSIMO!!!!
PER QUESTA RICETTA è importante lasciare al dolce il tempo di riposare a sufficienza in frigo con uno stampino, perchè dopo qualche ora assumerà una consistenza tale da poter essere sformato nel piatto anche senza la costrizione dello stampo, ma se lo fate prima (come me....) rimarrà brutto a vedersi (come il mio :P) però è DELIZIOSISSIMO!!!! grazie Fabien! Effettivamente una mini torta è più che sufficiente per due persone, per mangiarne una intera dovrete avere proprio tanta fame!

Sto mancando veramente tanto dal blog, un po' perchè cucino decisamente meno, e un po' perchè il bel tempo mi tiene notevolmente più tempo fuori casa che non davanti al pc. L'ultima settimana però mi ha regalato un tempo da monsone subcontinentale indiano, forti piogge - giornate calde - notti freddoline....e io mi sono beccata un raffreddore da cui mi ero tenuta alla larga per tutto l'inverno. E così ho avuto modo di consumare QUASI tutto il mezzo chilo di petali di rose comprato alla fiera di prodotti tipici della valle in cui vivo. Eh già, le rose commestibili pare siano uno dei prodotti top della zona.

Quindi, donzelle che frequentate il mio blog, la prossima volta che un gentiluomo vi regala un mazzo di rose (qualsiasi colore va bene), sorridete graziosamente e, invece di annusarle e basta con flap flap di ciglia, staccatene un petalo e con aria da intenditrice, addentatelo, masticatelo e inghiottitelo. A quel punto ringraziate il fanciullo sbigottito e invitatelo a cena: lo sbigottimento gli passerà ben presto...

cheesecake rose stampino chiara



INGREDIENTI (per 2 tortine -  4 porzioni):

7-8 biscotti light (usate quelli che preferite, circa 130 gr biscotti secchi )
1 cucchiaio di burro(la dose dovrebbe essere circa la meta' del peso dei biscotti, ma io tendo a diminuire sempre!)
1 tavoletta di cioccolato bianco (secondo me è pure troppa, potete ridurla anche a due terzi di tavoletta)
150 gr ricotta o formaggio morbido
3 cucchiai abbondanti di petali di rose (senza pesticidi)
2 cucchiaini di gelatina di rose    potete provare una marmellata o gelatina di rose qualsiasi
se necessario: 1 cucchiaino di zucchero a velo o di dolcificante in gocce (per me non è necessario)

Pestate o frullate i biscotti (se sono i miei, làit, vi converrà frullarli con il mixer, in quanto privi di burro non sono esattamente "friabili" ;D). Conditeli con...un cucchiaino di burro fuso.
Prendete un tagliapasta rotondo e pressate all'interno metà del composto di biscotto. 
Fate fondere il cioccolato bianco in un pentolino insieme ai petali di rose. Non sarà necessaria l'aggiunta di alcun liquido perchè ne rilasceranno nella giusta quantità i petali. In una ciotola mescolate la ricotta con il cioccolato e i petali, e se gradite un gusto più dolce aggiungete dello zucchero o del dolcificante (a mio parere il cioccolato bianco è già dolce a sufficienza). Pressate con un cucchiaino la metà del composto di ricotta e cioccolato dentro al tagliapasta, sopra allo sbriciolato di biscotto. Aggiungete in cima un cucchiaino di gelatina di rose e tenete in frigo almeno 3 orette perchè il dolce si "assesti" raffreddandosi. 
Ripetete tutte le operazioni per il secondo cheesecake.
NOTA: se avete due tagliapasta, meglio. Oppure, come dice Fabien nella ricetta da cui ho preso l'idea, usate le striscioline di acetato, che però, nella mia cucina, mancano. Io avevo solo UN tagliapasta, quindi ho dovuto sfilarlo dalla prima "creazione" per poter passare alla seconda...e ovviamente il dolcetto si è un po' smontato, come potete vedere dalla foto :D

lunedì 13 giugno 2011

Biscotti light della Uli

biscotti light della uli

Questa ricetta mi è stata passata da un'amica virtuale, Uli, che mi ha detto di averli preparati secondo una ricetta passatale a sua volta in un corso di cucina naturale. L'amica Uli mi ha detto che all'assaggio le erano piaciuti assai, ma una volta provati a fare in casa sono venuti una "sòla". Ho provato a farli seguendo la sua ricetta, pur con qualche modifica, e non sono venuti indimenticabili nemmeno a me: duretti, al limite boni da inzuppare... Ho provato a rifarli ieri sera con ulteriori modifiche e devo dire che sono migliorati. Certo non sono i biscotti friabili al burro che potete immaginare, ma sono perfetti per fare una bella base per la cheesecake o da inzuppare nel caffè alla mattina, o nel tè delle 5, senza sensi di colpa....
Queste le dosi: io ho raddoppiato tutto e ne ho fatto in quantità...

INGREDIENTI:

350-400 gr di farina semintegrale (io ho usato la 00 perchè avevo solo quella...)
50/70 gr di zucchero mascobado integrale
7 gr di lievito naturale per dolci
3 cucchiai di olio extravergine
mezza bacca di vaniglia "riciclata" (ovvero: già usata nella bollitura del latte per la preparazione di qualch e dolce...qui la userete grattuggiandola nell'impasto! oppure usate la polvere naturale in barattolo)
2 cucchiai di aroma naturale di arancia fatto in casa o la buccia di un limone non trattato
poco latte (di soia o altro) se necessario
1 vasetto di yogurt bianco (di soya se vogliamo farlo vegan)
1 chiodo di garofano pestato
1 cucchiaino di cannella macinata
3 cucchiai abbondanti di briciole di mele essiccate

Impastare tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto morbido che si stacchi dalle mani infarinandosi le mani quando necessario. Stendere e tagliare la pasta, porla sulla placca unta e infarinata, cuocere per 10-15 minuti, a 180-190°

sabato 11 giugno 2011

Gelatina di rose alla turca (Gul Receli)

rose

gelatina di rose

In Turchia la colazione è normalmente salata - formaggio tipo feta, olive, piadine o pane al sesamo, pomodori affettati, cetrioli affettati..delizioso tutto. A volte però ricordo che al salato si accompagnava la dolcezza di questa gelatina che non avevo mai avuto il piacere di assaggiare prima. Ovviamente quella assaggiata in Turchia era di produzione industriale, e decisamente più solida di questa fatta in casa.
Ho cercato tante ricette, alcune prevedono la presenza massiccia di chilate di mele...ma io non ho voluto usarle per evitare che influenzassero troppo il sapore. Ne ho usata solo una, e secondo me già si sente...ma non disturba troppo ;) La mia è rimasta un po' più liquida per aver usato meno zucchero del solito...

INGREDIENTI: 

300 gr. petali di rose
400 gr fruttosio (io ne ho usato 300 gr e mi accontento di averla un po' più liquida!)
400 gr circa di acqua
il succo di un limone
1 mela sbucciata e fatta a cubetti
2 gr di agar agar, facoltativo

Far bollire la mela e le rose nell'acqua finchè le rose non perdono quasi tutto il colore. Aggiungere lo zucchero e far bollire, poi abbassare la fiamma e rialzarla ogni 5 minuti, per almeno un totale di 20 minuti o più. Se volete, aggiungete la polvere di agar agar che addensa leggermente il composto e fate bollire. Aggiungere il succo di limone e versare la gelatina, completa dei petali, dentro ai barattoli ben puliti: è importante versare la gelatina mentre bolle ancora, in modo che sia il calore stesso del composto a sterilizzare i vasetti. Io poi per sicurezza spesso li congelo ;)