Tutto quello che avreste voluto sapere sulla cucina vegetariana e vegan o solo sana e naturale (e non avete mai osato chiedere). Come ho imparato a cucinare godurioso, sano, biologico e leggero e ad evitare la bomba calorica..quasi sempre ------------------------------- Every Thing You Always Wanted to Know About Vegetarian Vegan or simply Healthy and Natural Cooking But Were Afraid to Ask. How I learned to cook lustful, organic and light meals and to avoid the calorie bomb..almost always
sabato 2 dicembre 2017
Albero di Natale in pan di zenzero , senza uova e senza burro e con stevia e miele
Ho comprato le formine a forma di stelle, per fare l albero natalizio coi biscotti pan di zenzero.
Però volevo provare una ricetta più leggera, senza burro e senza uova.
Il risultato è questo: direi perfettamente riuscito.
Però vi avviso, è un po' più laborioso confezionare i biscotti con questa ricetta, perchè resta lievemente più umidi, quindi non riuscirete a stendere la pasta, tagliarla con le formine, e poi raccogliere il biscotto per posizionarlo sulla teglia. Si sfracellerà.
Questo le ricette sui blog non lo dicono....ma io vi dico la verità :)
quindi, vi consiglio di posizionare direttamente la formina sulla teglia (o meglio: su un foglio di carta da forno, poi sposterete questo direttamente sulla teglia).
Riempite la formina con l impasto di biscotto, livellate spingendo con le dita, poi date una passatina di mattarello per appiattire il tutto, riposizionate la formina per perfezionare i lati, e ripulite gli eventuali eccessi con un cucchiaino....
Il risultato è buonissimo però!
INGREDIENTI:
500 gr farina (io ho usato farina di farro)
80 gr fecola di patate
20 gr maizena
100 gr zucchero
100 gr stevia
50 gr miele
5 gr lievito vanigliato
160 gr latte
100 olio girasole
2 -3 cucchiaini abbondanti di cannella macinata
2 -3 cucchiaini abbondanti di zenzero macinato
1 cucchiaino di noce moscata macinata
1 pizzico sale
2 semi di cardamomo pestati (opzionale)
3 teste di chiodo di garofano sbriciolate
GLASSA:
1 bianco d uovo
200 gr circa di zucchero a velo
1 terzo di fialetta di essenza di limone
cannella
mescolate la farina, la fecola e la maizena con lo zucchero e la stevia. Aggiungete le spezie macinate, il sale, il lievito. Mescolate bene le polveri in modo che si amalgamino bene.
A parte, sciogliere il miele nel latte e quando è ben sciolto, aggiungere l olio e aggiungere i liquidi alle polveri.
Impastate e lasciate riposare un po'. Io ho lasciato un paio d'ore.
Quando siete pronti a fare i biscotti, mettete un foglio di carta forno sul tavolo: posizionate la stella più grossa in un angolo e riempitela di impasto, livellate con le dita. Togliete lo stampino, date una piccola passata di mattarello (quello mini) per livellare meglio, poi riposizionate lo stampino e premete bene per tagliare la stella. Togliete lo stampino e ripulite i bordi della stella eliminando la pasta in eccesso. Ripetete l'operazione per la stella più grossa una seconda volta (dovrete avere 2 biscotti per ogni grandezza di stella: due stelle grandi, due stelle un pochino meno grandi, due stelle medie, due stelle piccole e due stelle mini).
Infornate per 10 minuti a 180 gr.
Ricordate che i biscotti senza burro e senza uova tendono a indurire appena si raffreddano, quindi non abbiate timore a tirarli fuori meno dorati di quel che vi possono sembrare all inizio (io la prima infornata l ho tolta ben dorata, le altre due invece sono rimaste più bianchicce, ma una volta che i biscotti si sono raffreddati, erano della consistenza giusta).
Mentre i biscotti si raffreddano, fate la glassa: mescolate con una forchetta il bianco d uovo, non deve diventare a neve, deve restare solo appena spumoso.
Aggiungete a cucchiaiate lo zucchero a velo (io ho scritto 200 gr, ma ne potrebbero bastare meno, anche 100, dipende dalla grandezza del vostro uovo) e mescolate con una frusta o con la forchetta (di nuovo: lo scopo non è montare a neve, ma solo far assorbire all albume lo zucchero a velo, tanto da farlo diventare glassa).
Aggiungete anche qualche goccia di essenza di limone (poche! due o tre gocce basteranno! altrimenti resterà un gusto "fintissimo" e troppo forte di limone) o, in alternativa, un cucchiaino di cannella in polvere.
Mescolate finchè tutto lo zucchero a velo si scioglie nel bianco (aiutatevi con il dorso del cucchiaio per schiacciare i grumi di zucchero a velo oppure, se siete previdenti diversamente da me, avrete usato un colino a maglie fitte per aggiungere lo zucchero a velo ed evitare i grumi! :D )
Quando vedrete che il bianco d uovo tende a diventare cremoso con lo zucchero, la glassa è pronta: aggiungetela con un cucchiaino sulla superficie dei biscotti, e metteteli ad asciugare: dopo circa mmezzora la glassa sarà asciutta e simile a quella dei bignè che prendete in pasticceria: non troppo crostosa ma solida, ma quando la tagliate, sarà un fondant! gnam!
quando la glassa è asciutta, costruite l alberello e....buon appetito!
giovedì 23 novembre 2017
Zuppa Torino o zuppa porri e formaggio o Turiner Lauchsuppe - Soup with cheese, wine and leeks
Questa ricetta l'ha cucinata per me la mia amica cruccca Christine, e mi ha detto che proviene da un vecchio ricettario tedesco. Ho cercato online e si trova come Turiner Lauchsuppe, talvolta ha anche del bacon o dell pancetta a dadini in aggiunta. questa è la versione vegetariana.
a parte l'essere convinta che fosse una ricetta svizzera, e forse lo è....le ho spiegato che questa ricetta non ha nulla di italiano in effetti tranne il nome.
Un po' come gli spaghetti alfredo che noi in italia non sappiamo manco cosa siano.
Comunque, la zuppa è buona, buonissima. Nn è leggera nonostante sia una zuppa, ciò significa che con due ciotolette di zuppa sarete a posto fino al giorno dopo....però è davvero da leccarsi i baffi....
L'unico appunto: lei me l ha fatta con questo formaggio cremoso "processato" che per me è davvero troppo innaturale: buono il gusto, ma per la salute...non lo rifarei :)
ho riprovato con un mix di formaggi e devo dire che funzionano più o meno tutti quelli cremosi ma saporiti, primo tra tutti il gorgonzola che deve essere pero ammorbidito e addolcito da un formaggio cremoso (tipo filadelfia, o anche mascarpone): gli altri devono essere un po saporiti senza essere troppo forti, grattuggiati per farli sciogliere bene (la mozzarella che resta a pezzettoni non va bene): dire che un pezzo di gouda, di emmenthaler, di leerdammer, faranno magnificamente il loro porcello lavoro :)
INGREDIENTI: (4 persone)
3 porri
30 gr burro
200 gr di formaggio spalmabile "sahne" oppure, in mancanza (e come scelta più salutare e meno industriale), mescolate 100 gr di gorgonzola e 100 gr di formaggio spalmabile o di mascarpone, oppure gouda, leerdammer, emmenthal ben grattuggiati, insomma formaggi saporiti ma non troppo forti da soli
2 bicchieri abbondanti di vino bianco
1 confezione di panna fresca (200 gr)
sale pepe
2 lt brodo
Tagliate a striscioline i porri (parte verde compresa), e fateli passare con un pochino di burro. QUando si sono un pochino ammorbiditi, aggiungete il brodo, la panna, il formaggio, e fate cuocere per una ventina di minuti. Alla fine, aggiungete anche il vino, spegnete e date una mescolata. Aggiustate di sale e di pepe e ...buon appetito!
ps qualcuno agggiunge anche patate lesse a dadini da far sciogliere, oppure fecola, per addensare. A me piace cosi, liquida ma ogni cucchiaiata una esplosione di sapore!
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This recipe was cooked for me by my german friend Christine, she told me it came from an old German cookbook. She told me it is called The Turin Suppe, and that she thought it was from Switzerland... I searched online and found it is really called Turiner Lauchsuppe, and sometimes has bacon in addition. This is the vegetarian version.
I told her that this recipe has nothing in Italian except the name....Just like the spaghetti alfredo that we in Italy do not know where they come from.
Anyway, the soup is good, very good. Not light despite being a soup, which means that with two bowls of soup you will be super satisfied until the next day .... but , as we say in Italy...you can really lick your mustache ....(= it is tasty).
The only thing I changed it is the"processed" cheese inside: really too unnatural for me: good taste, but for health ... I would not do it again :)
I tried again with a mix of cheeses and I have to say that they work well: you need to choose chesse which is tasty without being too strong: gouda, emmenthaler, leerdammer, also a bit of gorgonzola with some fresh cheese :)
INGREDIENTS: (4 people)
3 leeks
30 gr butter
200 gr of spreadable cheese "sahne" or, if not (and as a choice), mix 100 g of gorgonzola and 100 g of spreadable fresh cheese, or gouda, leerdammer, emmenthal,(tasty but not too strong cheeses)
2 full glasses white wine
1 pack of fresh cream (200 gr)
salt and pepper
2 lt broth
Cut into strips the leeks (including green part), and let stew with butter. Once they will be a little softened, add the broth, cream, cheese, and cook for about twenty minutes. Finally, add the wine, turn the fire off and serve with salt and pepper and ... good appetite!
ps you can add potatoes or potato flour, to make the soup thicker...I like it liquid, but it is up to you!
ps you can add potatoes or potato flour, to make the soup thicker...I like it liquid, but it is up to you!
domenica 19 novembre 2017
Torta di rose di Isabella d'Este
semplice, di effetto, buonissima.
questa ricetta è di origine mantovana e pare sia stata creata quando Isabella d’Este arrivò a Mantova a 16 anni come sposa di Francesco II Gonzaga(figlio del marchese di Mantova e di Margherita di Baviera): per celebrare la sua bellezza di fanciulla in fiore le venne dedicata una torta tempestata di corolle di rose.
oggi mi è saltato l accidenti: volevo fare la ricetta Bimbi datami da una amica, peccato però che tale ricetta dicesse di usare un cubetto di lievito.
E peccato che in Italia i cubetti di ldb siano da 25 gr, in Germania invece da 45gr...
peccato averlo scoperto solo dopo aver mescolato gli ingredienti....
butto tutto, perchè la pasticceria è precisione (non sono fissata tanto da parlar di forza delle farine o da fare i 4 impasti .....no, questo no, però nemmeno "a occhio", non ho l esperienza, non ne ho nemmeno la voglia....preferisco andare sul sicuro della bilancia!)
rifaccio, e questa volta mi lancio alla ricerca della torta di rose e mi imbatto in quella da 4 impasti.
sono certa che sia ottima e che durerà a lungo - l amica dice che dura poco, meno di 24 ore, poi si secca e non è più buona nè fragrante.
Sospetto che sia la presenza del lievito: più lievito, minore durata. Meno lievito ma più tempo di lievitazione, maggiore durata.
Però onestamente 4 impasti sono troppi per me, comune mortale, e la cena con amici è stasera, non tra una settimana (il tempo per 4 impasti a casa mia....)
Dunque trovo una bella ricetta in un blog famoso e ricchssimo: fiduciosa inizio, per fermarmi dopo pooco quando ho già mescolato uova lievito e farina e......"aggiungere il latte caldo poco alla volta"
MAquale latte caldo ??????? non è tra gli ingredienti quindi non ho idea di quanto ne debba usare.
Mi salta anche il cristo dopo l accidenti, e alla fine decido di fare a modo mio.
Insomma: ecco la mia versione, che alla fine è cambiata un po' da tutte le ricette, ma è venuta bene, prima o poi quella da 4 impasti la provo, ma per ora mi limito alla versione facile.
Ps. preparate l impasto al mattino o il pomeriggio per cucinarla a cena
pps. Ho fatto anche la versione del Bimbi qualche giorno dopo, ma non c è proprio paragone, questa è troppo più buona. La ricetta del Bimbi è super se volete una torta più da colazione, asciuttina (per questo dovrete riempirla di burro, altrimenti saprà di poco), è molto "aerea", come un croissant asciutto e crostoso anche se soffice...non so se riesco a spiegarmi :) ed è super se avete poco tempo, per cui la userò sicuramente inqualche corso in cui non potremo attendere ore per la lievitazione, ma per ilmio gusto non c'è scelta :)
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Isabella d'Este , a cavallo tra 400 e 500, fu una delle donne più autorevoli del Rinascimento e del mondo culturale italiano del suo tempo. Fu mecenate delle arti, nonché leader della moda, il cui innovativo stile di vestire venne copiato da donne in tutta Italia e alla corte francese. Il poeta Ludovico Ariosto la etichettò come "Isabella liberale e magnanima", mentre Matteo Bandello la descrisse come essere stata "suprema tra le donne".[2] Il diplomatico Niccolò da Correggio andò anche oltre, salutandola come "La first lady del mondo".
« D'opere illustri e di bei studî amica,
Ch'io non so ben se più leggiadra e bella Mi debba dire, o più saggia e pudica, Liberale e magnanima Isabella, Che del bel lume suo dì e notte aprica Farà la terra che sul Menzo siede » |
(Ludovico Ariosto, Orlando Furioso XIII, 59)
Fu reggente del marchesato di Mantova durante l'assenza del marito, Francesco II Gonzaga e per conto del figlio minore, Federico, quinto marchese e futuro duca di Mantova. Nel 1500 incontrò il re di Francia Luigi XII a Milano in missione diplomatica per convincerlo a non inviare le sue truppe contro Mantova.
(da Wikipedia)
Isabella, che era donna di gran gusto, all’amore per le opere d’arte aggiungeva quello per la buona tavola e si impegnò fin dai primi anni di matrimonio a mantenere alta la tradizione culinaria dei Gonzaga.
Dopo la morte prematura del marito, Isabella, divenuta reggente e Marchesa di Mantova, seppe portare nel suo territorio una profonda e vasta cultura rinascimentale, ma s’interessò anche d’alta cucina ed inaugurò la moda dei grandi pranzi di corte, in cui era necessario un grande cuoco e grandi ricettari secondo l’uso della sua famiglia d’origine. Così, ogniqualvolta la Marchesa aveva bisogno di allestire un banchetto importante, faceva venire da Ferrara il Messisburgo, che la leggenda vuole essere stato l’inventore della Torta delle Rose in suo onore. A Ferrara, egli creò per Lucrezia Borgia, cognata e rivale di Isabella, le coppiette di pane fatte a piccole trecce, note oggi come “crocette ferraresi”, che inneggiavano alla foggia dei suoi capelli biondi, per i quali era molto ammirata.
“I Gonzaga sono anche ricordati per l’arte della cucina, definita da molti “di principi” e “di popolo”, perché hanno saputo coniugare piatti tipicamente popolari con piatti decisamente più elaborati, vanto dei numerosissimi cuochi che si sono alternati alla loro corte. Essi hanno saputo lasciare un’impronta nella gastronomia italiana, data dai prodotti ricavati dalla fertilità della loro terra (grano e riso soprattutto) e dall’importanza delle loro corti.
Con l’arrivo di Isabella d’Este nel 1490 la cucina mantovana venne influenzata dalla cucina emiliana. La corte dei Gonzaga è ricordata per i fastosi banchetti, per la ricchezza della tavola e per gli elaborati piatti preparati da schiere di cuochi provetti che lavoravano giornate intere per preparare piatti sontuosi voluti dai signori di Mantova, tra cui fra i dolci si annoverava la torta delle rose”.
(da AIFB)
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wow tutt'altro che una moglie di rappresentanza, ma un vero personaggio politico e culturale del tempo! una donna decisamente affascinante, colta e potente.
INGREDIENTI.
300 gr ca di farina (250 gr piu varie cucchiaiate per impedire di attaccarsi o per aggiustare)
30 gr burro
40 gr zucchero
mezzo cucchaino raso di sale
1 uovo intero
12 gr lievito di birra (ldb)
da sciogliere in 4 -5 cucchiai di latte
mezzo cucchino raso di vanillina
PER LA FARCIA
60 gr burro
50 gr zucchero
mescolate il lievito con i latte tiepido, non caldo. aggiungete tutti gli ingredienti per la pasta e mescolate a mano, non troppo a lungo. Sembrerà un poco appiccicoso (non troppo solo un pochino) , non vi preoccupate, e lasciate lievitare vicino a un calorifero oppure in un luogo chiuso (d'estate) un paio d'ore, poi riprendete l impasto.
Mettete farina su un ripiano e posate l impasto, lavoratelo brevemente e stendetelo, avendo cura di infarinare bene il mattarello e la supericie della pasta.
Tirate la pasta molto bene, abbastanza sottile, quanto è possibile senza romperla.
A parte mescolate burro molto morbido (io l hofatto passare a microonde per 8 secondi, in modo da non liquefarlo assolutamente, ma da renderlo un po morbido) con lo zucchero.
Spalmate uniformemente il burro e lo zucchero della farcia sulla torta con l aiuto di un cucchiaio e ....delle vostre dita :) o di una spatola piatta, tipo quella per livellare la panna.
poi arrotolate il foglio di pasta dal lato lungo. quando avrete un salamone, tagliatelo a fette spesse di circa 5 cm, chiudele su un lato con un paio di pizzicate, e adagiate le "rose" cosi fatte su una teglia coperta di carta da forno. Le rose dovranno essere un po distanziate tra loro perchè lieviteranno ancora e si allargheranno.
Quando avrete messo le rose nella tortiera, coprite con un panno e lasciate ancora lievitare per altre 2 orette.
Poi spennellate la superficie della torta con latte, e infornate in forno caldo e statico a 180 gradi, per circa 20 minuti, dipende dal vostro forno.
Quando vedrete dorarsi la superficie, togliete dal forno e fate raffreddare. E' buona sia tiepida che fredda.
Potete coprire con zucchero a velo e....buon appetito!
Crema spinaci, gorgonzola e yogurt
Una ricetta facilissima, leggera e saporitissima.
Lo yougurt la rende cremosissima senza appesantirla come farebbe la panna, fidatevi, ottima davvero
INGREDIENTI
Spinaci, 1 confezione già puliti
75 gr gorgonzola
150 gr yogurt
1 bicchiere di latte scremato
1 cipolla
1 spicchio aglio
1 cucchiaio di curcuma (facoltativo)
pasta a piacere (io ho usato tre manciate di sedanini)
Far cuocere gli spinaci in abbondante acqua salata, con la cipolla a pezzi e l'aglio a pezzetti, poi aggiungere il latte, e frullare col minipimer.
A cottura ultimata, se volete aggiungete della pasta a piacere e fatela bollire nella crema aggiungendo ancora un bicchiere abbondante di acqua calda: quando la pasta è pronta, aggiungete il gorgonzola lo yogurt, date una mescolata a fuoco spento e aggiustate di sale e pepe.
Buon appetito!
Lo yougurt la rende cremosissima senza appesantirla come farebbe la panna, fidatevi, ottima davvero
INGREDIENTI
Spinaci, 1 confezione già puliti
75 gr gorgonzola
150 gr yogurt
1 bicchiere di latte scremato
1 cipolla
1 spicchio aglio
1 cucchiaio di curcuma (facoltativo)
pasta a piacere (io ho usato tre manciate di sedanini)
Far cuocere gli spinaci in abbondante acqua salata, con la cipolla a pezzi e l'aglio a pezzetti, poi aggiungere il latte, e frullare col minipimer.
A cottura ultimata, se volete aggiungete della pasta a piacere e fatela bollire nella crema aggiungendo ancora un bicchiere abbondante di acqua calda: quando la pasta è pronta, aggiungete il gorgonzola lo yogurt, date una mescolata a fuoco spento e aggiustate di sale e pepe.
Buon appetito!
mercoledì 8 novembre 2017
Torta tartufo 4 strati
Una ricetta presa da Youtube, da Video ricette, ho provato a farla ma le dosi assolutamente non vanno bene per 7 strati come dice la ricetta, ma per 4 massimo 5.
Se volete farla di 7, dovrete aggiungere il 50% dell'impasto in più.
NOn è una torta immediata, ci vuole un po' di lavoro, non tantissimo, ma solo per fare gli strati.
INGREDIENTI:
PER I DISCHI:
(ne vengono fuori circa 4) io ho usato una tortiera da 23 cm di diametro
6 tuorli
5 albumi
50 gr farina
130 gr zucchero
acqua caldissima 30 ml
20 gr maizena
15 gr cacao amaro in polvere
PER LA CREMA:
100 gr cioccolato fondente
100 gr cioccolato al latte
400 gr panna
Mettete il cioccolato a pezzettoni in microonde per 2 minuti insieme a 200 gr di panna, in modo che il cioccolato si ammorbidisca e la panna si scaldi. Tirate fuori e mescolate fino ad amalgamare.
Se non avete il microonde, semplicemente spezzettate il cioccolato in pezzi più piccoli e scaldate con la panna a bagnomaria finchè si scioglie. Non deve cuocere.
Mescolate bene e mettete in frigo: deve raffreddarsi bene.
Nel frattempo facciamo gli strati per la torta.
Sciogliete il cacao amaro in polvere con l'acqua caldissima. (questo non è un passaggio essenziale per la torta, ma serve semplicemente per evitare che il cacao rimanga polveroso e a "pallini" nell'impasto, e si amalgami meglio: io lo salto spesso, quindi decidete voi :)) ). Se lo fate, lasciate a raffreddare il cacao amalgamato all'acqua a temperatura ambiente.
Nel frattempo:
montate i bianchi dell'uovo a neve.
Se l'avete, aggiungete un cucchiaino di cremor tartaro mentre montate (o anche un cucchiaino di maizena, perchè renderà la neve più solida). Quando sono già ben sodi, cominciate ad aggiungere 40 grammi di zucchero un cucchiaio alla volta, continuando a montare.
A parte, in un'altra ciotola, montate i tuorli con lo zucchero rimasto (cioè 90 grammi). Quando sono chiari e gonfi, aggiungete la crema di cioccolato che ormai sarà a temperatura ambiente, e aggiungetela un cucchiaino alla volta, continuando a montare.
Poi aggiungete piano piano la farina e la maizena al composto di tuorli e cacao, e mescolate bene (io continuo ad usare lo sbattitore elettrico per questa operazione, per evitare i grumi).
Poi, a mano, aggiungete gli albumi sbattuti, delicatamente e un poco alla volta, con un movimento circolare per non smontare il tutto.
Prepariamo i dischi:
preparate 5 fogli di carta forno.
Su 4 fogli, disegnate con una matita il contorno della base della vostra tortiera.
Poi, con un cucchiaio e aiutandovi con una spatola, mettete 5 o 6 cucchiaiate di composto dentro al cerchio disegnato, fino a riempire i bordi in modo piuttosto preciso. Il composto ve lo permetterà, non temete.
Gli strati devono essere piuttosto sottili, ma non esageratamente sottili, perchè se no dopo la cottura non sarete in grado di staccarli dalla carta. Devono essere almeno 2 mm di altezza.
Vi verranno fuori circa 4 dischi. Non fatene di più con queste dosi.
QUando avete riempito il primo disco di pasta, prendete il foglio di carta da forno, sollevatelo dal tavolo e lasciatelo ricadere, in modo che il composto si livelli bene (fate attenzione soprattutto ai bordi del disco: se i bordi sono troppo sottili ai lati, poi avrete molta più diifficoltà a staccarli: piuttosto fate i bordi un po' più "cicciotti").
Infornate la prima sfoglia a forno caldo, statico, a 170 gradi per circa 3 minuti (per il mio forno:.....per il vostro....dovete vedere che i dischi siano un po' cotti senza essere completamente asciutti...devono restare un po' umidi in superficie).
Mentre la prima sfoglia è in forno, riempite la seconda di impasto. Tirate fuori la prima e infornate la seconda. E così via, fino all'esaurimento dei dischi.
Mettete la seconda sfoglia sopra la prima, e sopra all'ultima il quinto foglio di carta da forno.
Lasciate 5 minuti a riposare con sopra un canovaccio, poi rovesciate tutti i dischi e partite dal primo che avevate cotto:
delicatamente, togliete la carta da forno con un movimento molto lento, da sinistra verso destra (o destra verso sinistra!) e mettete il disco a riposare su una superficie.
Quando avrete liberato tutti i dischi dalla carta forno, lasciateli in attesa e finite di preparare la crema.
Montate la panna rimasta a neve ferma. Mescolatela con la crema di cioccolato che avevate fatto all'inizio.
Costruite la torta: mettete un disco di pasta, ricopritelo di crema di cioccolato e panna, coprite con un disco, e così via fino a finire gli ingredienti.
Coprite con un ultimo strato di crema e rifinite anche i lati, e lasciate in frigo qualche ora.
Decorate a piacere et voilà, buon appetito!
Se volete farla di 7, dovrete aggiungere il 50% dell'impasto in più.
NOn è una torta immediata, ci vuole un po' di lavoro, non tantissimo, ma solo per fare gli strati.
INGREDIENTI:
PER I DISCHI:
(ne vengono fuori circa 4) io ho usato una tortiera da 23 cm di diametro
6 tuorli
5 albumi
50 gr farina
130 gr zucchero
acqua caldissima 30 ml
20 gr maizena
15 gr cacao amaro in polvere
PER LA CREMA:
100 gr cioccolato fondente
100 gr cioccolato al latte
400 gr panna
Mettete il cioccolato a pezzettoni in microonde per 2 minuti insieme a 200 gr di panna, in modo che il cioccolato si ammorbidisca e la panna si scaldi. Tirate fuori e mescolate fino ad amalgamare.
Mescolate bene e mettete in frigo: deve raffreddarsi bene.
Nel frattempo facciamo gli strati per la torta.
Sciogliete il cacao amaro in polvere con l'acqua caldissima. (questo non è un passaggio essenziale per la torta, ma serve semplicemente per evitare che il cacao rimanga polveroso e a "pallini" nell'impasto, e si amalgami meglio: io lo salto spesso, quindi decidete voi :)) ). Se lo fate, lasciate a raffreddare il cacao amalgamato all'acqua a temperatura ambiente.
Nel frattempo:
montate i bianchi dell'uovo a neve.
Se l'avete, aggiungete un cucchiaino di cremor tartaro mentre montate (o anche un cucchiaino di maizena, perchè renderà la neve più solida). Quando sono già ben sodi, cominciate ad aggiungere 40 grammi di zucchero un cucchiaio alla volta, continuando a montare.
A parte, in un'altra ciotola, montate i tuorli con lo zucchero rimasto (cioè 90 grammi). Quando sono chiari e gonfi, aggiungete la crema di cioccolato che ormai sarà a temperatura ambiente, e aggiungetela un cucchiaino alla volta, continuando a montare.
Poi aggiungete piano piano la farina e la maizena al composto di tuorli e cacao, e mescolate bene (io continuo ad usare lo sbattitore elettrico per questa operazione, per evitare i grumi).
Poi, a mano, aggiungete gli albumi sbattuti, delicatamente e un poco alla volta, con un movimento circolare per non smontare il tutto.
Prepariamo i dischi:
preparate 5 fogli di carta forno.
Su 4 fogli, disegnate con una matita il contorno della base della vostra tortiera.
Poi, con un cucchiaio e aiutandovi con una spatola, mettete 5 o 6 cucchiaiate di composto dentro al cerchio disegnato, fino a riempire i bordi in modo piuttosto preciso. Il composto ve lo permetterà, non temete.
Gli strati devono essere piuttosto sottili, ma non esageratamente sottili, perchè se no dopo la cottura non sarete in grado di staccarli dalla carta. Devono essere almeno 2 mm di altezza.
Vi verranno fuori circa 4 dischi. Non fatene di più con queste dosi.
QUando avete riempito il primo disco di pasta, prendete il foglio di carta da forno, sollevatelo dal tavolo e lasciatelo ricadere, in modo che il composto si livelli bene (fate attenzione soprattutto ai bordi del disco: se i bordi sono troppo sottili ai lati, poi avrete molta più diifficoltà a staccarli: piuttosto fate i bordi un po' più "cicciotti").
Infornate la prima sfoglia a forno caldo, statico, a 170 gradi per circa 3 minuti (per il mio forno:.....per il vostro....dovete vedere che i dischi siano un po' cotti senza essere completamente asciutti...devono restare un po' umidi in superficie).
Mentre la prima sfoglia è in forno, riempite la seconda di impasto. Tirate fuori la prima e infornate la seconda. E così via, fino all'esaurimento dei dischi.
Mettete la seconda sfoglia sopra la prima, e sopra all'ultima il quinto foglio di carta da forno.
Lasciate 5 minuti a riposare con sopra un canovaccio, poi rovesciate tutti i dischi e partite dal primo che avevate cotto:
delicatamente, togliete la carta da forno con un movimento molto lento, da sinistra verso destra (o destra verso sinistra!) e mettete il disco a riposare su una superficie.
Quando avrete liberato tutti i dischi dalla carta forno, lasciateli in attesa e finite di preparare la crema.
Montate la panna rimasta a neve ferma. Mescolatela con la crema di cioccolato che avevate fatto all'inizio.
Costruite la torta: mettete un disco di pasta, ricopritelo di crema di cioccolato e panna, coprite con un disco, e così via fino a finire gli ingredienti.
Coprite con un ultimo strato di crema e rifinite anche i lati, e lasciate in frigo qualche ora.
Decorate a piacere et voilà, buon appetito!
sabato 4 novembre 2017
Lemon Meringue Pie
Questa torta meravigliosa l'ho assaggiata per la prima volta in un ristorante di Brussels, città dove alcuni amici del circuito dei couchsurfers (vedi qui) ci hanno ospitato e dove uno di costoro ci ha accompagnati in una visita eno-gastronomica coi fiocchi!
Quando ho visto arrivare al tavolo questa torta dalla copertura altissima, bianchissima e morbidissima, mi son sentita mancare, e ho pensato che DOVEVO imparare a farla a tutti i costi!
E così....
Ho scoperto nel frattempo che la torta è di origine inglese (ne esiste anche una versione con la lemon curd, che si chiama Lemon Meringue Tart
Ho provato la ricetta di Gianmaria di Gennarino, ottima tranne che per un particolare: viene veramente TROPPO dolce, quindi bisogna assolutamente modificare la quantità di zucchero a mio avviso: ho riprovato a farla con meno zucchero e viene decisamente migliore, a detta dei vari comitati di degustazione ;)
Ecco qui la ricetta, di grande effetto e francamente di semplice realizzazione, provatela!
INGREDIENTI SHORTCRUST (la base):
350 gr farina
180 gr burro
80 gr zucchero
buccia grattuggiata di 1 limone
3 tuorli
(versione più light e per tortiera da soli 22 cm)
220 gr farina
75 gr burro
1 uovo
pizzico sale
buccia grattugiata di mezzo limone
40 gr zucchero
INGREDIENTI CREMA AL LIMONE:
400 gr acqua
bucce di 2 limoni
100 gr zucchero (aumentabili a 150 gr se vi piace molto dolce, non di più)
100 cc di succo di limone
50 gr maizena
30 gr farina
2 tuorli
1 cucchiaino di burro
INGREDIENTI MERINGA:
albumi in quantità variabile - minimo 5, massimo....il limite del vostro desiderio di "altezza")
zucchero a velo, in mancanza anche zucchero semolato a piacere
qualche goccia di limone
1/2 cucchiaino di cremor tartaro (se lo trovate, se no va bene anche senza!)
(ps. modifica successiva ad un altro dolce a base di meringa: ho notato che la meringa viene sodissima e altissima se si aggiunge qualche cucchiaino di maizena mentre si montano i bianchi, diciamo 2 cucchiaini rasi per 5 albumi sono sufficienti se non trovate il cremor tartaro)
Si lavorano gli ingredienti fino a farne una palla liscia che si metterà a riposare in frigo (possibilmente avvolta in pellicola).
Dopo un'oretta, stendete la pasta in uno stampo rotondo, bucherellate il fondo con una forchetta e mettete in forno a circa 180 ° per una mezz'ora circa.
Intanto cominciate a preparare la crema al limone, così che quando tirerete fuori la base dal forno la crema sarà pronta e potrete versarla, calda (passaggio importante affinchè la crema si "incolli" bene alla pasta e non scivoli via quando la taglierete, sfaldando la fetta!)
PREPARIAMO LA CREMA:
Fate bolire l'acqua con le bucce di limone. Dopo qualche minuto l'acqua si sarà tinta di giallo; spegnete ed eliminate le bucce, e aggiungete lo zucchero. In una ciotola mescolate il succo di limone con la maizena e la farina, quando avrete eliminato ogni grumo aggiungete l'acqua zuccherata tinta di giallo :)
Rimettete il pentolino sul fuoco e mescolate in attesa che la crema si addensi: ci vorranno pochi minuti. Togliete dal fuoco e aggiungete il burro e i tuorli dando veloci mescolate.
Togliete la base dal forno e versatevi la crema calda sopra.
PREPARIAMO LA MERINGA:
Montate gli albumi a neve fermissima con un paio di gocce di limone (non di più!) e, se lo avete, con il cremor tartaro. SOLO quando saranno già ben gonfi e sodi (se lo fate prima non si monteranno), cominciate a versare dentro un po' di zucchero a velo (o zucchero semolato in mancanza). Io ne uso 2 o 3 cucchiai al massimo, regolatevi secondo il vostro gusto.
Quando gli albumi saranno a neve fermissima, versateli a cucchiaiate sopra la crema. Vi consiglio di fare questa operazione fintanto che la crema sia ancora calda, perchè così l'albume non sguscerà via dalla torta..
Io poi livello con una spatola piatta la superficie, c'è chi preferisce usare la sac-a-poche per creare effetti graziosi sulla superficie, o usa la forchetta per disegnare delle onde...
Mettete in forno sul ripiano più alto (se avete il grill ancora meglio, io posseggo un forno antediluviano a gas!) e tenete d'occhio la torta, perchè potrebbero volerci pochi minuti perchè sia pronta: la superficie deve colorarsi appena, diventare lievemente dorata.
A questo punto la torta è pronta, dovete solo raffreddarla in frigo per alcune ore (più è fredda più è buona) e poi infilzarla con la forchetta....e lasciare che la morbidezza e l'ariosità della meringa (che non ha nulla a che fare con le meringhe croccanti eh! questa è morbida) si sciolga sul palato accanto alla crema al limone ed esaltata dalla crostosità burrosa della base.....glom!!!!
Qui sotto la foto della versione di oggi, con la base alleggerita e con copertura di meringa fatta con soli tre albumi, e foto fatta con un pessimo cellulare! Oggi, causa fretta e distrazione, ho anche versato lo zucchero negli albumi PRIMA di montarli...e infatti non si sono montati! però la situazione si è salvata: ho comunque versato il composto sopra la torta, e messa in forno "come se niente fosse", e...è venuta buona lo stesso! quindi se per caso vi capita che i bianchi non vengano alla perfezione, non disperate :)
oggi ho provato anche il trucchetto di aggiungere mezzo cucchiaino di curcuma alla crema per ingiallirla di più :) ma come vedete, non ha fatto una enorme differenza...
I
have tasted this wonderful cake for the first time in Brussels
restaurant, a city where some friends from the couchsurfers circuit hosted me and where one of them accompanied me to a
flamboyant gourmet visit! When I saw coming to the table this luxurious cake, very white and soft on the top, I felt GLOMMMM, and I thought
I SHOULD learn to do it at all costs! And so .... I discovered in the
meantime that the cake has an English origin (there is also a version with lemon curd, called Lemon Meringue Tart: I love lemon curd!)
I tried Gianmarina very good recipe, from Gennarino , great website, except for one particular : it's really
TOO sweet, so I absolutely (after a few tries) had to change the amount of sugar : I tried to do it with less sugar and it is definitely
better)
Here's the
recipe, great effect and frankly simple, try it!
SHORTCRUST
INGREDIENTS (base):
350 gr of flour
180 gr butter
70-80 grams of sugar
1 lemon zest
3 yolks
(Lighter version and for a pie with only
22 cm diametre):
220 gr flour
75 grams of butter
1 egg pinch salt
half a lemon zest (grated)
40 grams of sugar
LEMON CREAM INGREDIENTS:
400 grams of water
2 lemon zests
100 grams of sugar (can be increased to 150 gr if you like very sweet, no more)
100 cc of lemon juice
50 gr corn starch
30 gr of flour
2 yolks
1 teaspoon of butter
INGREDIENTS MERINGUE:
INGREDIENTS MERINGUE:
egg whites in variable quantity - minimum 5, maximum .... the limit of your desire for "height hybris" :)))))
icing sugar,or even normal white sugar (as much as you like! I use 2 spoons)
a few drops of lemon
1/2 teaspoon of cream of tartar (if you find it, if not: you can use corn starch: add a few teaspoons of cornstarch while beating the whites, say 2 teaspoons for 5 albums are enough )
LET'S DO THE SHORTCRUST:
Work the ingredients and blend them to make a smooth ball that will rest in the fridge (possibly wrapped in film) while you prepare the cream. After some time (Half an hour), put the dough in a round mold, drill the bottom with a fork and bake at about 180 ° for about half an hour.
Work the ingredients and blend them to make a smooth ball that will rest in the fridge (possibly wrapped in film) while you prepare the cream. After some time (Half an hour), put the dough in a round mold, drill the bottom with a fork and bake at about 180 ° for about half an hour.
Meanwhile, start preparing the lemon cream so that when you pull out
the base from the oven, the cream will be ready and you can pour it
warm (important step for the cream to "paste" well into the
dough and do not slip away when you cut a slice!)
LET'S DO THE LEMON CREAM:
Boil the water with lemon zests in pieces (do not peel the white part of the lemon, it is simply bitter).
After a few minutes the water will be
yellow; turn off the fire and remove the zests, and add the sugar.
In a bowl
mix the lemon juice with the corn starch and the flour,. When you have
eliminated every lump, add the sweetened yellow water :)
Put the saucepan back on the fire and stir until the cream gets
thicker: it will take a few minutes. Remove from the heat and add the
butter and yolks, mixing quickly. Remove the base from the oven and
pour the hot cream over.
LET'S DO THE MERINGUE:
Put a few drops of lemon in the egg whites (it will make the "snow" stronger and more solid) and start beating them. Add, if you have it, cream of tartar or corn starch.
ONLY when they are already
well swollen and compatct hard (not before), start pouring
some icing sugar (or normal sugar if you do not have the icing one).
I use 2 or 3
spoons at best, adjust according to your taste.
When the "snow" is firm and solid, sprinkle it over the cream. I recommend doing
this as long as the cream is still hot, so the album will not go away
from the cake. I then level with a flat spatula surface, there are
those who prefer to use sac-a-poche to create pretty effects on the
surface, or use the fork to draw waves ...
Place it in the oven on
the higher shelf (if you have the grill even better, I don't!) And keep an eye on the cake, because it may take a few
minutes for it to be ready: the surface must just color, become
slightly golden . At this point the cake is ready, you just have to
cool it in the fridge for a few hours (the colder, the better) and
then try it ... and let the softness and the ariosity
of the meringue (which has nothing what to do with crispy french meringues
, this is italian meringue) melt on the palate next to the lemon cream and
exalted by the buttery crostosity of the base ..... glom !!!!
giovedì 2 novembre 2017
Torta della nonna alle noci e crema al limone- Grandma's cake with walnuts and lemon cream
La
torta della nonna sembrerebbe una di quelle ricette super
tradizionali: ma mia nonna non l'ha mai fatta...
da
wikipedia:
"Alcune
fonti dicono che la torta nacque per scommessa da Guido
Samorini,
cuoco e ristoratore scomparso qualche anno fa si dice "Alcuni
clienti stanchi dei pochi dolci che la cucina tipica offriva gli
chiesero una sorpresa per la settimana successiva quando si sarebbero
presentati per la novità. Il Samorini gli presentò quel piatto che
fece tanto piacere nel gusto e nella novità
Anche se già l'Artusi scriveva " "...trovai il dolce ai pinoli e alla crema pasticciera un pasticcio gradevole, una frolla povera..." molti anni prima...
IN
ogni caso, sappiate che esiste anche la versione DEL NONNO con cacao
e mandorle....
Siccome
a me i pinoli nei dolci piacciono poco (tranne che nel pandolce
genovese e poco nel castagnaccio), ho sostituito i pinoli con le
noci. Risultato ottimo gnam gnam
INGREDIENTI:
PASTA FROLLA:
70 gr zucchero
2
tuorli
125
gr burro
230
gr farina
mezzo
cucchiaino lievito
1
pizzico di sale
mezza
bustina di vanillina
CREMA:
500 gr latte
una
decina di noci
125
gr zucchero (di più se a vostro gusto il limone la rende troppo
aspra)
60
gr maizena
1
pizzico sale
scorza
di 3 limoni
succo
di un limone
5
tuorli
Mescolate la farina con il lievito, la vanillina e poi aggiungete il burro a pezzetti piccoli e impastate velocemente con le mani. Non troppo a lungo per non far sciogliere completamente il burro. Aggiungete lo zucchero e i tuorli e mescolate e impastate.
Mettete
la palla di pasta in una ciotola coperta e fate riposare in frigo.
Intanto
preparate la crema: mescolate bene i tuorli con lo zucchero, poi
aggiungete l amido, il sale e la scorza dei limoni, e infine il
succo. Aggiungete latte tiepido mescolando. Fate cuocere a fuoco moderato e lasciate che la crema si
addensi. Assaggiate e se per voi è troppo aspra, aggiungete un po'
di zucchero. Togliete dal fuoco e fate raffreddare (con qualcosa che
copra il contenitore a contatto della crema, altrimenti si formerà
la pellicola)
Tirate
fuori la frolla dal frigo e stendetela, per ricoprire una teglia da
torte di diametro 22 cm.
Tagliate
le parti in eccesso. Fate dei buchini alla frolla con una forchetta,
non troppo profondi altrimenti la crema uscirà.
Sopra
alla frolla versate la crema, livellatela e sopra adagiate le noci.
Cuocete in forno per 40 min a 180 gradi.
Fate
raffreddare e mettete in frigo almeno per due orette.
Il
giorno dopo dicono che diventi più buona ma io non sono mai riuscita
ad aspettare :)
ps
la crema può essere insaporita da crema al pistacchio, o foglie di
basilico, o zenzero, o qualsiasi cosa vi salti il picchio di fare :)
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This
cake is called, traditionally, Grandma'scake, but to be honest my
grandmother never did ...
wikipedia says: "Some sources say that this cake was born thanks to a bet made by Guido Samorini, cook and restaurateur in Florence till some years ago, Tuscany, because" Some customers were tired of the few desserts offered by the typical local cuisine and they asked Guido to surprise them the next week with a sweet novelty. Mr. Samorini presented them this cake, and they loved it so much that it became a standard".
BUt
it seems that it is even more ancient the origin of this cake: Artusi
in the second half of 1800 wrote "I ... I found a pleasant
dessert with pine nuts and pastry cream, a poor pastry ... "
Anyway,
there is also the Granpa version, with cocoa and almonds ....
Ps I dont love pine nuts in desserts, apart the Genoese christmas cake and castagnaccio, so here I replaced pine nuts with walnuts ...delicious result!
INGREDIENTS:
PASTA FROLLA /the SHORTCRUST):
70 gr sugar
2
yolks
125
gr butter
230
gr flour
half
spoon or baking powder
a
pinch of salt
1
dose of vanillin
CREAM:
500 gr milk
12
walnuts
125
gr sugar
60
gr corn starch
1
pinch of salt
the
zests of 3 lemon
the
juice of 1 lemon
5
yolks
Mix the flour with baking powder, vanillin and then butter,
Add
the butter in small pieces and mix quickly with your hands. Not too
long in order not to melt the butter completely. Add sugar and yolks
and mix, work the dough with your hands until it is a nice smooth
ball. Place the ball in a bowl, cover it and put in the fridge for at
least half an hour.
In the meanwhile prepare the cream: stir the yolks with sugar, then add the starch, the salt and the lemon zest, and finally the juice. Add slowly warm milk. Cook a moderate heat and let the cream thicken. Taste it and if it is lacking sugar, add some according to your taste (lemon juice might make it too sour for you). Take away from the fire and let it cool (with a film on the cream, so to prevent the oxidation and creation of a crust on the cream surface).
Take
the ball of pastry out of the fridge and spread it on baking tray
with a diameter of 22 cm (use some baking paper on it, or just use
butter to oil the tray).Use a fork to create small holes on the dough
so that the dought will not inflate and dilate (holes not too deep,
though, or the cream will flow through them!) . At the end, pour the
cream over the pastry, level it over and lay down on it the walnuts.
Cook in the oven for 40 minutes at 180 degrees. Cool it down and put
the cake in the fridge, at least for two hours. They say that the day
AFTER it gets even nicer, but I've never been able to wait :)ps the
cream can be flavoured with pistachio cream, or basil leaves, or
ginger, or whatever you prefer...
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